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Chioggia
05.09.2022 - 19:56
CHIOGGIA - Cento tonnellate di reti da pesca esauste raccolte dai pescatori evitando che possano inquinare il mare. Risultati straordinari a cui ha contribuito anche la marineria chioggiotta, con cui si complimenta l’assessore all’ambiente Serena De Perini: “Un grande impegno da parte dei nostri pescatori, con le reti dismesse che vengono conferite in un’apposita zona del Mercato Ittico. A condurre questa ‘battaglia ecologica’ sono stati inizialmente Elio Dall’Acqua e Roberto Penzo, ma attualmente, in questa operazione, sono coinvolte circa 60 barche. L’amministrazione comunale si unisce, senza dubbio, ai complimenti del Presidente Luca Zaia. Questi pescatori sono fonte di grande orgoglio per la nostra città, con la Marineria che ancora una volta si fa da apripista per importanti iniziative, anche presso altri comuni, che guardano con ammirazione e spirito di emulazione le belle e importanti pratiche virtuose, anche in tema ambientale, che Chioggia intraprende”.
I pescatori di Chioggia non sono nuovi a queste iniziative: “Il loro lavoro di ‘guardiani del mare’ - continua l’assessore De Perini - va avanti da molti anni, quando proprio Dall’Acqua e Penzo, insieme ad altre barche, hanno iniziato a portare a riva tutti i rifiuti che rimanevano impigliati nelle loro reti. Purtroppo un gesto non così scontato, ma di un’importanza ambientale straordinaria. Ci uniamo al loro invito affinché anche altre barche partecipino a queste iniziative. Sessanta barche sono di certo un gran numero, ma vista la flotta che costituisce la nostra marineria possiamo sicuramente fare ancora meglio. Il mare e l’ambiente che ci circonda sono preziosi e l’impegno a difenderlo dipende da tutti”.
E venerdì mattina alle 11 a palazzo Grassi verrà presentata la BioDesign Foundation, organizzazione non profit di nazionalità Svizzera, del quale è stato nominato direttore per l’Italia ed il Mediteranneo l’ex direttore del Mercato Ittico di Chioggia Emanuele Mazzaro. Durante l’evento del 9 settembre verranno illustrati i primi risultati ottenuti dalla Fondazione che nel corso del 2022 ha già recuperato oltre 100mila chili di reti da pesca esauste evitando che le stesse inquinassero i mari. Verranno anche presentati futuri progetti per la tutela dei mari e della flora e della fauna marina realizzati in collaborazione con l’università di Padova.
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