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Chioggia

Aule studio a Palazzo Grassi, progetto da 900mila euro

Il vicesindaco Tiozzo Brasiola risponde a una interpellanza della consigliera Penzo del Pd

Aule studio a Palazzo Grassi, progetto da 900mila euro

CHIOGGIA - 900mila euro per realizzare aule studio al pian terreno di palazzo Grassi. I soldi provengono dai ristori 2019 arrivati grazie al lavoro fatto dagli uffici Urbanistica del Comune. A dare notizia dell’intervento, previsto per il prossimo anno, è stato l’assessore alla Pubblica istruzione Daniele Tiozzo Brasiola che, durante lo scorso consiglio comunale, ha risposto ad una interpellanza della consigliera del Pd Barbara Penzo.

Una segnalazione - ha spiegato la Penzo - che ho già fatto diverse volte a più amministrazioni comunali, ma che non ha mai avuto una risposta. I nostri ragazzi hanno bisogno di aule studio degne di questo nome, ma ad oggi nessuno ha mai fatto nulla per realizzarle. Sarà una richiesta che farò ciclicamente nel tentativo di avere finalmente una risposta”.

Secondo quanto riferito dal vicesindaco Tiozzo Brasiola, la soluzione è ormai a portata di mano e presto i giovani potranno contare sull’intero pian terreno di palazzo Grassi per studiare in assoluta tranquillità. “Siamo pronti a dare l’incarico per la progettazione - ha spiegato - e prevedo che i lavori cominceranno ad inizio del prossimo anno. Andremo a ristrutturare tutto il piano terra dello storico palazzo Grassi con 900mila euro proveniente dai ristori del 2019 e ottenuti grazie all’attività del settore Urbanistica”.

Ubicato sulle Fondamenta del Canale Vena, Palazzo Grassi è una costruzione settecentesca, con stili e caratteri diversi. Fu realizzato tra il 1703 e il 1714 dall’architetto Andrea Tirali, su commissione della famiglia Grassi, ricchi mercanti chioggiotti che divennero anche patrizi, ed ebbero l’onore di sedere nel Maggior Consiglio a Venezia. Nel 1851 Palazzo Grassi fu acquistato dal vescovo Jacopo De’ Foretti da un certo Zadra di Pontelongo di Padova, che ne era divenuto proprietario dopo la cessione da parte della famiglia Grassi, e donato al municipio, di cui era allora podestà Antonio Naccari, perché fosse adibito ad ospedale. Tuttavia un incendio del vecchio palazzo comunale costrinse ad adibire Palazzo Grassi a sede provvisoria degli uffici comunali ed è solo dopo il 1855 che la sua destinazione ad ospedale divenne operativa. Nella prima metà del novecento, al corpo storico principale venne aggiunta un'ala ad est.

Palazzo Grassi ha mantenuto il suo ruolo di ospedale per molto tempo e solo verso la fine degli anni ’90 il Comune di Chioggia ne ha finanziato il restauro e cambiata la destinazione d’uso. Dal settembre 2001, grazie ad una convenzione con il Comune, che ne rimane il proprietario, l’Università di Padova utilizza questo palazzo, tornato agli antichi splendori grazie ad un magnifico restauro, come sede delle sue attività didattiche in Chioggia. “Vigilerò sull’iter - ha concluso la consigliera dem Penzo - tante volte infatti su questo particolare punto sono state fatte molte promesse, poi mai mantenute”.

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