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VENETO
10.07.2023 - 18:05
VENEZIA - Clima e rischio per i lavoratori, Fiom interviene sullo stato di allarme climatico per disagio fisico dichiarato dala Regione Veneto sabato 8 luglio per le giornate del 10 e dell’11 luglio. "A causa del caldo intenso scoppiato in questi giorni - spiegano -. Questo stato di allarme riguarda tutte le zone della regione: costiera, pianeggiante, pedemontana e montana ed è stato comunicato come di dovere a tutti i dipartimenti interessati, dalle Ulss alla protezione civile. Come sappiamo alte temperature associate all’umidità elevate, condizioni costanti in estate nella nostra regione, sono sorgenti di rischio che possono provocare danni seri alla salute ed esistono specifiche leggi e regole che devono essere messe in pratica quando si presentano certe temperature".
Alla comunicazione Fiom allega l’elaborazione dell’Arpa Piemonte che spiega come la combinazione dell’alta temperatura e la persistente umidità dell’aria, sono un fattore di pericolo e di grande disagio. "È bene ricordare che sono ancora tantissimi i luoghi di lavoro in cui purtroppo non sono previste misure particolari di contrasto a questi fenomeni sempre più frequenti e intensi - ha dichiarato oggi il segretario generale della Fiom del Veneto Antonio Silvestri-, effetto dei cambiamenti climatici in atto. Per questo occorre rivendicare (anche nella predisposizione del Documento Valutazione dei Rischi dove ancora questo non si è fatto), misure che vanno dall’adeguato rifornimento di acqua fresca, all’istituzione di ulteriori pause e la predisposizione di luoghi di ristoro adeguati, il cambiamento dell’orario di lavoro in fasce orarie più fresche, fino ad arrivare anche all’interruzione e alla sospensione del lavoro dove le misure precedenti non abbiano raggiunto il risultato sperato e dove il microclima metta in pericolo la loro sicurezza. L’alta temperatura è un fattore di rischio molto importante per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori e come tale deve essere trattato dalle aziende che hanno responsabilità della loro sicurezza.”
Il rischio derivante dalla combinazione umidità temperatura può anche essere calcolato utilizzando l’indice Humidex sul sito di Arpa Piemonte al seguente indirizzo web:
Humidex è uno degli indici utilizzati per valutare il benessere climatico dell’uomo in relazione all’umidità ed alla temperatura. I primi studi sono stati effettuati nel 1965 in Canada, ma solo successivamente, alcuni meteorologi canadesi, hanno individuato una scala che cerca, considerando la temperatura dell’aria e l’umidità relativa, di calcolare un singolo valore in grado di descrivere il disagio, per l’uomo, che si verifica in giorni umidi e caldi. Tale indice si basa su di una semplice relazione empirica che prende in considerazione la temperatura dell’aria e la tensione di vapore. Facendo un esempio pratico con una temperatura di 35° e un’umidità del 50%, come quelle percepite oggi a Padova, l’indice Humidex segna 45° e quindi “Pericolo. Grande disagio. Evitare sforzi. Cercare un luogo fresco ed in ombra. Probabili crampi o spossatezza da calore. Possibile colpo di calore in seguito a prolungata esposizione al sole e/o attività fisica”
Schematicamente sono stabiliti 5 livelli di rischio con le rispettive azioni da realizzare per garantire il benessere psicofisico del lavoratore. Tali valori si applicano anche per lavorazioni all’aperto.

- Benessere. Tutti sono a proprio agio
- Cautela. Leggero disagio. Possibile affaticamento in seguito a prolungata esposizione al sole e/o attività fisica
- Estrema cautela. Disagio. Possibile colpo di calore, spossatezza e crampi da calore in seguito a prolungata esposizione al sole e/o attività fisica
- Pericolo. Grande disagio. Evitare sforzi. Cercare un luogo fresco ed in ombra. Probabili crampi o spossatezza da calore. Possibile colpo di calore in seguito a prolungata esposizione al sole e/o attività fisica
- Elevato pericolo. Imminente colpo di calore in seguito a prolungata esposizione al sole
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