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Economia
13.08.2021 - 15:09
Giovanni Vianello
ADRIA - Il consiglio di amministrazione convocato per l’approvazione della semestrale di Bilancio di Bancadria Colli Euganei si è chiuso con le inaspettate dimissioni del presidente Giovanni Vianello. Dimissioni che sono state poi confermate dal presidente nel pomeriggio di ieri.
E oggi è arrivata l’ufficializzazione di un addio per certi versi clamoroso. Nessuna motivazione ufficiale nella nota della bcc sull’addio di Giovanni Vianello alla sua “creatura”, destinato a far voltare pagina all’istituto di credito. Insomma: per Bancadria, che ha una filiale anche nel lungomare di Sottomarina, finisce un’epoca e se ne pare una nuova di zecca.
In sella praticamente da una vita, dal 1991, Vianello ha infatti resistito alla polemiche, ai problemi - alcuni anche pesanti - che una presidenza porta con sé, ma anche ad un tentativo di scalata rimanendo sempre in sella senza mai concedere nulla. Almeno fino alla fusione del 2019 con i padovani dei Colli Euganei (da cui è nata Banca Adria Colli Euganei) e al cambio della dirigenza. Una fusione, tra l’altro, figlia della decisione di Vianello e dei vertici di Bancadria di rompere le trattative per l’accordo con Rovigobanca.
Al tirar delle somme, però, la convivenza fra Vianello, e la parte adriese del cda, e il mondo economico dei Colli non sarebbe stata tutta rose e fiori. Tra l’altro proprio in questi mesi si è iniziato a parlare con insistenza di una nuova fusione in vista per l’istituto di credito adriese. Una fusione che evidentemente questa volta non sarà Vianello a gestire. Almeno non direttamente.
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