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ECONOMIA
08.09.2021 - 21:01
Emanuele Mazzaro, direttore del mercato ittico di Chioggia
Il direttore del mercato Mazzaro: “Lavoriamo incessantemente agli stati generali”
CHIOGGIA – La sala aste si riempie di pescato: finito il fermo biologico il mondo della pesca riparte tra un presente da programmare e un futuro sempre più incerto. Attualmente i pescatori stanno uscendo due volte a settimana, ma dalla prossima potrebbero fare tre uscite. Positivi i primi giorni di mercato: “La sala aste – spiega il direttore del mercato ittico Emanuele Mazzaro – era piena di pesca di alta qualità. I pescatori hanno deciso di uscire in mare solo due volte per questioni di sostenibilità economica. Bisogna infatti evitare che i prezzi siano troppo bassi e si rischi, alla fine, di rimetterci. Possiamo dire che la ripresa è stata più che positiva e speriamo che si continui verso questa direzione anche nella settimana in cui riapriranno le scuole, in cui le uscite dei pescherecci dovrebbero diventare tre. Per quanto riguarda i risultati del fermo biologico e il ripopolamento della fauna ittica. Lo sapremo a fine ottobre, sicuramente il pesce c’è in abbondanza, il mercato è pieno”.
Mazzaro, come direttore del mercato ittico, è impegnato a organizzare gli Stati Generali della pesca. Sul settore infatti pesa la scure dell’Unione Europea che vuole ridurre lo sforzo di pesca e il numero di giornate di battute. “Gli Stati Generali vanno fatti assolutamente entro fine novembre o inizio dicembre in modo da poterci farci sentire ai tavoli dell’Unione Europea. Tagliare lo sforzo di pesca senza dare la possibilità di una riconversione dei pescherecci e della intera filiera dell’ittico significa ridurre sul lastrico migliaia di famiglie”. L’attività all’interno del mercato non riguarda solo l’arrivo e la vendita del pescato. In queste settimane si lavorerà ad alcune migliorie, soprattutto dal punto di vista tecnologico.
“Stiamo avviando la digitalizzazione della sala aste, installando un ledwall che informerà in tempo reale dei prezzi di vendita del pesce del nostro mercato, di quello degli altri mercati, la flotta fuori in quel momento, quando rientrerà, le informazioni meteo e molto altro. Inoltre siamo al lavoro per creare una blue economy interna con la riutilizzazione dei rifiuti, sia quelli di polistirolo dove viene tenuto il pesce, sia quelli che i pescatori recuperano in mare. Stiamo anche firmando la concessione per avere in gestione le banchine del mercato che non saranno più del provveditorato interregionale delle opere pubbliche. Potremo così gestirle direttamente e, attraverso un fondo Feamp (fondo europeo per la politica marittima) di 800 mila euro potremo sistemare il marmo bianco sostituendo tutte le bitte. Intervento che darà la possibilità ai pescherecci di ormeggiare in modo più sicuro”.
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