“Se ti manipola, non è amore”

CHIOGGIA - “Se ti manipola, non è amore. Nessuno ha il diritto di farvi sentire sbagliate”.

E’ la testimonianza di una studentessa, letta ieri durante il presidio contro la violenza sulle donne davanti al municipio, tenuto dalla consigliera comunale Barbara Penzo.

Tra i tanti presenti, che indossavano qualche capo di colore rosso, molte donne sono intervenute per esprimere un loro pensiero: “I dati riguardo i femminicidi ci dicono che sono 109 le donne uccise nel 2021 e il numero sta aumentando. Sempre quest’anno, in Sicilia sono state fatte 172 denunce, in Veneto invece se ne contano 112 - ha spiegato Barbara Penzo – Nonostante tutte le leggi in vigore, noi oggi ci troviamo in piazza per dire che bisogna investire di più in questa tematica, anche a livello economico: la Regione Veneto investe poco su quelli che sono i centri antiviolenza che non sono sufficienti per i numeri che poi vediamo. Sono 89 le donne che ogni giorno denunciano situazioni di stupro e violenza. Recentemente, ha aperto uno sportello di ascolto per le donne che subiscono violenza in centro a Venezia e nel 2021, ci sono state 45 denunce per stupro o tentato stupro da ragazze dai venti ai trent’anni, spesso studentesse universitarie. Si tratta di un dato drammatico perché considerata l’età delle ragazze e l’età degli uomini che attuano violenza, che si sta abbassando, capiamo che sono dati che ci devono davvero far riflettere”.

Anche Laura Marchetti, referente della scuola Penny Wirton, è intervenuta: “È ora di dire ‘basta’, perché questo problema è molto antico e la nostra società ha ancora tantissimi tratti patriarcali. Questi numeri fanno paura e finché l’educazione che viene data ai bambini non sarà orientata verso una vera parità di genere, intesa come rispetto delle differenze, ci troveremo ancora in queste situazioni”.