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Ulss 3 Serenissima
17.12.2021 - 16:19
VENEZIA - Dipendenze e Covid-19, anche l'attività del Serd dell'azienda sanitaria Ulss 3 Serenissima è stata rivoluzionata con la pandemia. "La pressione della pandemia nel 2020 - spiega il dottor Massimo Zuin, direttore die servizi sociosanitari - ha comportato importanti innovazioni organizzative, che hanno reso più complesso il lavoro dei SerD ma contemporaneamente hanno stimolato miglioramenti operativi".
Limiti nell’accesso alle strutture sportive, o agli impedimenti alle uscite culturali e di svago hanno pesato molto a livello sociale sul benessere dei cittadini, soprattutto di quelli a rischio. E anche l'accesso al Serd è stato molto limitato, mentre gli incontri online molto difficili a causa della connessione.
“Va invece evidenziato come il lockdown – sottolinea il Direttore dei SerD Alessandro Pani – ha favorito la collaborazione tra le varie sedi SerD. Abbiamo saputo utilizzare strategie condivise di intervento come, per fare un esempio, l’utilizzo di tecniche comuni di dialogo e di ascolto a distanza, che gli operatori sanitari hanno ben accolto e messo in atto. Ci siamo attivati con nuove modalità di monitoraggio degli utenti, e le telefonate, le chiamate in video, le sedute online hanno permesso di continuare l’azione necessaria, fino al momento in cui, gradualmente e per ambiti specifici, è stato possibile riattivare le modalità di contatto diretto”.
Allo stesso modo, la pandemia e le restrizioni hanno avuto effetti positivi sugli utenti: “Se ci concentriamo ad esempio sul gioco d’azzardo – spiega il dottor Pani – possiamo sottolineare come il lockdown abbia avuto addirittura un impatto positivo sugli utenti dipendenti: costretti a rimanere in casa a causa delle chiusure dei locali con slot-machine e delle sale-gioco, gli utenti non hanno cercato altre forme di azzardo sostitutive, ad esempio non si sono rifugiati nell’ambito del gioco online. E ciò conferma come nel settore delle dipendenze, è proprio l’offerta che concorre a determinare la domanda”.
Nel quadro complessivo vanno tuttavia tenuti in considerazione, secondo il Rapporto, fattori che possono ostacolare un percorso di miglioramento degli interventi: Aumento della diffusione del mercato online di stupefacenti; Aumento del consumo di sostanze facilmente reperibili sul mercato (in primis alcool e cannabis) nella fascia più giovane come effetto delle restrizioni per il contenimento della pandemia; Possibili variazioni nello stile di consumo dovute ai cambiamenti conseguenti alle restrizioni pandemiche; Aumento della disponibilità di sostanze, sia prodotte in Europa che importate da Paesi extra UE; aumento della purezza delle sostanze (in particolare eroina) e delle tipologie di sostanze disponibili (NSP); Aumento della prevalenza del consumo di alcol a livello nazionale; Mestre è diventata un importante punto di smercio e di consumo per le sostanze (i sequestri in provincia sono pari a circa il 5% del totale nazionale), con attrattività per i non residenti
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