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Cavarzere
04.01.2022 - 21:52
CAVARZERE - Da più di quarant’anni a Rottanova di Cavarzere, si è rinnovata la straordinaria tradizione della “Brusavecia”: evento folkloristico organizzato il 6 gennaio dal Comitato Cittadino. Fino al 2020 è stato un vero e proprio successo, cresciuto negli anni e poi lo “stop” forzato causato dalla pandemia. Un ritrovo di molte persone provenienti da tutti i paesi vicini e da altre provincie per un appuntamento da non perdere, unico nel suo genere. Una vera e propria tradizione di cui ci parla Graziano Garbin, presidente del Comitato Cittadino.
Graziano, com’è iniziata l’idea della “Brusavecia” a Rottanova?
“Più di quarant’anni fa ho abitato a Sondrio e il 6 gennaio vedevo questi straordinari falò; anche andando in montagna nella zona di Belluno e Piancavallo ne potevo vedere. Proposi al Comitato di allestire la Befana anche a Rottanova e, da quel momento, non ci siamo mai fermati”.
Com’è cresciuta la festa?
“All’inizio allestivamo solo la Befana in campo da tennis. Successivamente ci siamo spostai in piazza, preparando una grande Befana alta circa 7 metri sull’argine dell’Adige, ‘montata’ con numerose fascine di legna (messe da parte di anno in anno dalle famiglie di Rottanova), ricoperte da un vestito ed una testa in cartapesta, opera di Luciano Zanardo. Dal solo Vin Brulè, si sono aggiunti i banchetti con i dolci, bancarelle, salame cotto dalla “Compagnia del salame”, zampognari, giocolieri, bar, musica e la sfilata del nostro ‘Bombasin’. Non sono mai mancate le calze per i più piccoli e, a conclusione, lo spettacolo pirotecnico”.
Due anni di “stop” forzato causato dalla pandemia. Farete ugualmente qualcosa di simbolico il 6 gennaio?
“Passeremo per le vie del paese con il ‘Bombasin’ insieme a ‘veci e vece’, lasciando un dolce pensiero ai più piccoli, salutando la comunità e augurandoci di ritornare presto alla normalità”.
Che messaggio vuole dare ai suoi compaesani, ma anche a tutto il pubblico che arriva a Rottanova?
“Abbiamo rinunciato alla festa a malincuore, ma per il bene di tutti. In queste situazioni deve prevalere il senso di responsabilità. Covid permettendo, attendiamo la nostra tradizionale processione Mariana il lunedì dell’Angelo e il ‘Ferragosto Rottanovano’”.
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