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Dolfin: “Revoca del cda Ipab legittima”

Il consigliere regionale sostiene la decisione di Munari: “Erano stati nominati dall’ex sindaco in piena pandemia a 20 giorni dal voto candidati della sua lista”

Dolfin: “Revoca del cda Ipab legittima”

CAVARZERE - “La decisione del sindaco Munari è legittima: le nomine del cda dell’Ipab sono state fatte in spregio ad ogni accordo politico, costituzionale e di trasparenza”. Queste alcune delle considerazioni di Marco Dolfin, consigliere regionale della Lega, che torna sulla questione delle nomine del cda della casa di riposo “Andrea Danielato”, un tema caldo che vede contrapposto il Partito democratico locale e il suo consigliere regionale Jonatan Montanariello, nei confronti del sindaco Pierfrancesco Munari, che ha revocato l’intero consiglio d’amministrazione nominato dall’ex sindaco Henri Tommasi poco prima del termine del suo mandato.

A spalleggiare Munari, quindi, anche il consigliere regionale Dolfin, che dichiara: “Credo che la questione posta dal sindaco Munari sia del tutto legittima, valida e funzionale, a tutela non solo della trasparenza, ma soprattutto della funzionalità dell’ente stesso e della sinergia tra enti di governo”. Dolfin infatti ritiene del tutto lecita la decisione di Munari: “Credo che prima di difendere certe azioni solo per partito preso, sarebbe doveroso avere qualche altra informazione. L’atto di nomina del nuovo cda è stato fatto dal sindaco precedente, Henri Tommasi, in data 8 settembre 2021, a soli 20 giorni e poco più dalle elezioni, ancora in pieno stato di emergenza; nomine, tra l’altro, che potevano essere fatte fino al 30 ottobre, quindi anticipando di fatto la nuova amministrazione comunale, in spregio ad ogni accordo politico, costituzionale e di trasparenza. Dimostrazione che si è voluto semplicemente accaparrarsi qualche posto in più. Qui si è pensato alle sole poltrone o agli anziani? Alla faccia dunque di chi oggi accusa oggi il neo sindaco Munari di comportamento scorretto nel voler rivedere le nomine”.

“Ma non solo, vedendo le nomine nel cda del predecessore, ci sarebbe anche qui qualcosa da dire - ha proseguito Dolfin - visto che è stato nominato un ex assessore, candidato a sua volta al consiglio comunale (ma non eletto), e altrettanti due candidati consiglieri, di cui uno entrato in consiglio nel finire della passata amministrazione, e due componenti appartenenti al mondo della sinistra locale, di cui una già appartenente al cda precedente. Non mi sembra cosa di poco conto, viste le accuse di opportunità politica, di poca sensibilità e tanto altro”.

“Tra l’altro, da più parti si era chiesto di non fare nessuna nomina, lasciando alla nuova amministrazione comunale l’onere di nominare il nuovo cda - ricorda Dolfin - addirittura una lettera del segretario generale comunale sconsigliava di fare nomine, in quanto non del tutto corretto verso chi sarebbe subentrato. Dunque, l’attuale sindaco Munari e la sua amministrazione si sono trovati a dover fare i conti con un cda nuovo, nominato da un sindaco uscente, dove dai propri atti d’indirizzo previsti dovevano trovare spazio figure specifiche con competenze riguardanti il mondo socio-sanitario, invece, da come si evince, sono state nominate tutte figure che non hanno competenze in materia, motivo per cui il sindaco Munari ha intenzione di rivederle, visto soprattutto il periodo particolare pandemico, dando così figure di supporto allo stesso Ipab e a sua volta al Comune”.

“Dispiace anche che lo stesso sindaco Munari sia stato accusato di non avere sensibilità, attenzione o addirittura ‘poco cuore’ - aggiunge il consigliere regionale della Lega - forse qualcuno non sa che il primo cittadino ogni giorno si premunisce di chiamare personalmente i vari ricoverati o i familiari degli stessi per capire e sincerarsi delle varie situazioni e condizioni dei malati. Questa si chiama attenzione e senso del dovere, perché la sensibilità non è solo quella messa in campo con gli atti amministrativi o politici, ma soprattutto quella rivolti direttamente verso i propri cittadini”. “Probabilmente qualcuno non conosce o non sa com’è composto l’attuale cda - conclude Dolfin - sono solo cinque componenti, e non sei, come invece riportato e sostenuto da qualcuno che critica a prescindere dall’operato del sindaco”.

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