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IL RALLYSTA
19.01.2022 - 00:19
Sandro Munari, il "Drago" di Cavarzere
CAVARZERE - Il “Drago” Sandro Munari si trova ancora in ospedale, ma è vigile. La moglie Flavia non ha ancora risposte certe dai medici: “La loro vaghezza è terribile per chi attende con trepidazione”. Anche il presidente della regione Zaia ricorda il campione: “Le sue leggendarie imprese vivono sempre in chi ama il rally. Forza Sandro”.
E’ passata circa una settimana da quando l’81enne campione di rally Sandro Munari - conosciuto come “il Drago di Cavarzere” - è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Ad avvisare rispetto a questa situazione era stata la moglie, Flavia Pretolani, con un messaggio nel gruppo Facebook dedicato al duo Munari-Mannucci: “È ricoverato all’ospedale, è piuttosto grave e non posso stare con lui neppure un minuto, e questo mi uccide”, aveva scritto lo scorso 13 gennaio; le condizione pandemiche infatti non le permettono di stargli vicino. Qualche giorno fa, comunque, Flavia ha potuto dare qualche aggiornamento sulle condizioni mediche di Munari: “Sandro è più vigile perché senza febbre da quasi due giorni, anche se il medico che ci risponde al telefono è a volte un po' approssimativo. Farà molti esami ma non hanno ancora potuto sciogliere la prognosi. Anche sul poterlo vedere sono vaghi. La loro vaghezza nelle risposte e nelle promesse però è terribile per chi attende con trepidazione. Comunque, l'importante è che anche se lentamente, migliori. Mi hanno detto che alterna momenti di sopore ad altri di veglia, e quando è vigile dimostra un pessimo carattere, così ho pensato ‘Evviva, sta tornando se stesso: il mio burbero drago’”.
Tra i tantissimi messaggi e preghiere di amici, conoscenti, familiari, e tifosi appassionati di rally, anche il presidente della regione, Luca Zaia, ha trovato qualche parola per Munari: “Sandro Munari, il ‘Drago di Cavarzere’, da qualche giorno è grave in ospedale. Per gli appassionati di rally, lui è una leggenda vivente, unico italiano insieme al vicentino Mike Biasion a vincere un campionato del mondo (che all'epoca si chiamava ‘Coppa FIA piloti’), nel 1977 su Lancia. Il suo palmarès annovera la doppia vittoria del campionato italiano, il titolo di campione europeo nel 1973, le 4 edizioni vinte del rally di Montecarlo e la targa Florio nel 1972 su Ferrari. Proprio dopo quel rally nel principato, esattamente 50 anni fa, i tifosi inoltrarono alle concessionarie ordini per 50mila nuove Lancia Fulvia coupé. La vettura era appena stata tolta dal mercato (era in produzione dal 1967) e gli operai messi in cassa integrazione. Grazie alla vittoria di Munari, furono riaperte le linee di produzione (la coupé verrà prodotta fino al 1976) e riassegnato un lavoro a numerosi padri di famiglia - ha spiegato Zaia nella sua pagina social -. Il Drago è malato da tempo e si è ritirato dal mondo sportivo, ma i ricordi delle sue leggendarie imprese vivono sempre in chi ama il rally ed è orgoglioso di campioni come lui. Forza Sandro!”.
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