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Chioggia
19.01.2022 - 18:43
CHIOGGIA - Da una parte il canale che porta nella Laguna di Venezia, di fronte la spiaggia di Sottomarina e le acque dell’Adriatico. E’ l’invidiabile vista della terrazza dell’InDiga dalla quale Ivano Boscolo Bielo, patron della società Bielo Group, racconta un po’ della sua vita imprenditoriale, iniziata da ragazzino proprio nelle acque della Serenissima.
“Non avevo nemmeno 14 anni quando, durante l’estate nelle vacanze scolastiche, andavo in barca con mio papà che aveva un’attività di trasporto a Venezia - racconta Boscolo Bielo - mi è sempre piaciuto seguirlo, andando su e giù coi suoi battelli a Venezia. C’ho messo davvero poco a imparare a portare le barche da solo, anche se allora ancora non avevo la patente. Poi, era il 1980, mio padre decise di lasciare l’attività. Aveva 53 anni. Così presi io in mano le due imbarcazioni che all’epoca utilizzava per il trasporto a Venezia. E oggi sono diventate più di 30, di varie tipologie, una flotta che rappresenta l’attività principale di Bielo Group, società nata nel 1991”. “La società garantisce i trasporti commerciali e logistici a Venezia - spiega Boscolo Bielo - dai rifiuti ai lavori marittimi, dai dragaggi alla logistica e, negli ultimi dieci anni, siamo l’interlocutore principale della città di Venezia per quanto riguarda i grandi eventi e i trasporti eccezionali. Abbiamo collaborato alla costruzione del Ponte di Calatrava, alla ristrutturazione del Molino Stucky e del teatro La Fenice, tanto per fare qualche esempio”.
Un legame forte, quello con Venezia, ma pure con Mestre. “Sì perché mia moglie è di Mestre - racconta - ma il richiamo di Sottomarina e Chioggia, la mia città, è stato più forte. Così nel 2010 ho deciso di investire qui a Sottomarina: con la società abbiamo acquisito il complesso InDiga e Mosella, realizzando questo ristorante e lo stabilimento balneare, e un albergo, il Mosella Suite Hotel, a servizio della omonima darsena, impreziosito dal ristorante M4 Cento. Proprio la darsena è una delle strutture alla quale teniamo di più, che abbiamo realizzato puntando a dare un servizio di alta qualità: quella paga sempre”. Proprio nel settore del turismo, il patron di Bielo Group ha deciso di investire molto. “Lo abbiamo fatto anche a Venezia, dove il gruppo è proprietario di due alberghi: l’Hotel Canal Grande che si affaccia sull’omonimo e storico canale di Venezia, e l’Hotel Antiche Figure, anch’esso che dà sul Canal Grande, a pochi passi da piazzale Roma, con il bar che si affaccia su campo San Simeon Grande, proprio di fronte allo stazi delle gondole”.
Non si ferma qui, però, l’attività del Bielo Group, che è la trasposizione dell’anima inarrestabile del suo presidente.
“A me piace fare tante cose - sottolinea - a Venezia con la società abbiamo aperto nel 2018 un poliambulatorio e centro analisi, il Bielo+Hub, a pochi passi da piazzale Roma. Un servizio che in questi ultimi due anni di epidemia da Covid si è allargato anche all’esecuzione dei tamponi”. Infine, per ultimo, ma non certo nei pensieri di Ivano Boscolo Bielo, c’è l’Union Clodiense Chioggia Sottomarina. “Mi piace lo sport, amo il calcio e sono grande tifoso della Juventus, presidente del Club Juventus Doc ‘El Bragosso’ di Chioggia dedicato a Gaetano Scirea - ricorda con grande trasporto - e da almeno 27 anni sono all’interno del direttivo dell’Union Clodiense, gli ultimi 17 come presidente. Quest’anno la Clodiense sta andando molto bene, abbiamo una delle miglioro difese del campionato. E siamo ambiziosi, vogliamo fare il salto di categoria, arrivare in Serie C: sarebbe molto importante per la città e per tutti i nostri tifosi che ci seguono sempre con grande trasporto e com grande passione”.
C’è una visione, nella mente di Ivano Boscolo Bielo, che abbraccia tutta la città di Chioggia, e che parte da quel settore, il turismo, che l’ha elevata in questi anni fino a diventare una delle mete preferite a livello internazionale, come testimoniano i recenti articoli del New York Times e di Vogue France. “Tutta la città dovrebbe credere nel turismo - l’opinione di Boscolo Bielo - io ho la mia maniera di fare le cose, poche chiacchiere e tanti fatti. Con chi ha la mia stessa idea di lavoro si può collaborare per il bene di Chioggia e Sottomarina, per farle crescere ancora. Anche perché, senza nulla togliere alle altre città di mare, quando parlo con gli amici lo dico sempre: potremmo dare 10 a 0 a tutti. Abbiamo il mare, c’è la cultura, un porto che funziona. L’importante è fare le cose insieme, cercare di far gruppo”.
Evidentemente, parlando di gruppo, Boscolo Bielo può “dire una parola in piazza”, come recita il detto. “Nel nostro gruppo siamo circa in 200, senza contare tutto l’indotto - spiega - un’azienda così vasta è evidente che debba avere una gerarchia, ma prima di tutto siamo una famiglia. E me ne accorgo perché vedo che i nostri dipendente vogliono bene all’azienda per la quale lavorano, come fosse la loro azienda. Mi piace questo spirito, è il mio spirito, quello di chi se c’è da fare qualcosa si toglie la giacchetta e si mette accanto ai suoi dipendenti per dare una mano”. L’autorevolezza del patron parte proprio da lì: dalla sua disponibilità. “Poi è evidente che ci devono essere delle gerarchie, soprattutto per un gruppo così vasto come quello messo in piedi - prosegue - oltre al sottoscritto, ci sono le mie due figlie, Valentina che segue gli hotel e il Mosella, Laura che si occupa del centro medico, mio genero Simone che segue l’InDiga. E ancora mio fratello e tantissimi bravi e validi collaboratori. Ma la vera forza che abbiamo è saper lavorare in gruppo”.
Ma si lavora sempre con degli obiettivi da raggiungere. “In verità non c’è mai un vero e proprio obiettivo - conclude Boscolo Bielo - nel senso che quando sto facendo qualcosa, ne sto pensando già a un’altra. E’ bello poter sempre realizzare qualcosa di nuovo, guardare avanti senza porsi dei limiti. Ma per far questo non bisogna mai mollare un attimo, guardare sempre avanti con tranquillità e umiltà”. Fino alla fine, parafrasando il motto della sua amata Juventus.
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