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Chioggia

L’allarme di Tiozzo sul ponte anti-cuneo salino: “Bloccato”

Il consigliere dem: “Il sindaco Armleao parlava di far partire l’intervento entro marzo di quest’anno ma dagli uffici emergono problemi giuridico-economici"

L’allarme di Tiozzo sul ponte anti-cuneo salino: “Bloccato”

CHIOGGIA - Ponte carrabile anti-cuneo salino sul Brenta: problemi giuridico- economici bloccano di nuovo l’opera? A lanciare l’allarme è il consigliere di minoranza del Pd, Lucio Tiozzo. “Il sindaco Mauro Armelao - spiega - durante l’incontro avuto con i residenti della frazione di Sant’Anna nel mese di novembre 2021, ha annunciato che il cantiere per la costruzione del nuovo ponte sarebbe partito entro marzo 2022, con l’impegno di terminarlo entro l’estate 2024. Da una verifica fatta negli uffici che hanno competenza su questa grande e strategica opera per la città di Chioggia e le frazioni di Ca’ Lino, Sant’Anna, Cavanella e Isola Verde, risulta che esistano intoppi di tipo giuridico-economico che rendono del tutto impossibile che il cantiere possa partire secondo gli impegni promessi dal sindaco”.

“Riteniamo che se tutto ciò fosse confermato sarebbe un grave danno per il sistema di mobilità e di collegamento tra la realtà di Chioggia-Sottomarina e le frazioni - sottolinea Tiozzo - che già durante i lavori sull’attuale ponte sul Brenta avevano subito dei gravissimi disagi”. Un fulmine a ciel sereno e una pessima notizia soprattutto per il mondo dell’agricoltura e per la frazione di Ca’ Lino che aspettano da anni questa opera. Del ponte si parla ormai da quasi 20 anni. Un’opera dal costo di oltre 22 milioni di euro, di cui 19 pagati dal Ministero e più di 3 dal Comune di Chioggia.

Inizialmente si trattava solo di una barriera per fermare il cuneo salino e cioè la risalita dell’acqua salata lungo il fiume che causa danni devastanti all’agricoltura. Poi il progetto fu aggiornato rendendo l’opera carrabile e trasformandola quindi anche in un ponte che collegava, non distante da quello attuale sulla Romea, Ca’ Lino e Isola Verde da Sottomarina. In questo modo però si va a bypassare la statale creando una vera e propria viabilità alternativa. Il ponte inizialmente era previsto più vicino alla foce, quasi a riunire le due spiagge di Sottomarina e Isola Verde. Poi venne spostato definitivamente più a valle.

Un progetto che ha visto subito l’ostracismo dei titolari delle darsene nate sull’asta del Brenta che lo considerano la pietra tombale sulle loro attività. Grosse difficoltà l’amministrazione le ha riscontrate anche per espropriare i terreni adiacenti necessari per dare il via all’opera. A marzo dello scorso anno l’allora sindaco Alessandro Ferro aveva però annunciato che il ponte si sarebbe fatto e che il cantiere sarebbe dovuto partire con l’anno nuovo. Ricorsi permettendo. Una tempistica poi confermata da Armelao. “E’ necessario convocare al più presto una commissione consiliare – conclude Tiozzo – per discutere su questa situazione e sulle tempistiche reali di realizzazione del ponte”.

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