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SOTTOMARINA

Quattro droni per il salvataggio

Il presidente del Sat, Garganese: “Serviranno per i bagnanti in difficoltà e per monitorare le spiagge”

Quattro droni per il salvataggio

SOTTOMARINA - I droni per il salvataggio in mare. Il litorale di Sottomarina e Isola Verde sarà il primo in Italia ad averli a disposizione e ieri, organizzato dal Sat (Sorveglianza aerea territoriale) e ospitato da UnionCoop, è partito il primo corso per formare i piloti che si affiancheranno ai bagnini di Sottomarina e Isola Verde.

Quattro saranno i punti del litorale in cui saranno presenti e opereranno i droni anfibio (tre a Sottomarina e uno a Isola Verde) e a spiegare il loro funzionamento, ieri a Chioggia c’era il presidente del Sat Francesco Garganese. “I piloti che andremo a formare durante il corso – spiega – utilizzeranno i droni quando ci sarà una situazione di pericolo e un bagnante sarà in difficoltà o per il mare mosso o per un malore. Il drone verrà fatto alzare da terra e l’operatore, con un visore e un monitor, vedrà tutto quello che riesce a vedere la telecamere dello strumento. Appena individuato il bagnante in difficoltà basterà toccarlo per far sì che il drone lo raggiunga autonomamente e, premendo un pulsante, verrà rilasciato un salvagente che si gonfierà automaticamente a contatto con l’acqua. Un primo soccorso importante e che arriva subito a destinazione mentre a terra i bagnini avvieranno le loro tradizionali operazioni di salvataggio e di recupero in mare”.

Una iniziativa importantissima e fortemente voluta dal sindaco Mauro Armelao: “un progetto che avevo in testa da anni e che, grazie al prezioso contributo delle categorie turistiche siamo riusciti a trasformare in realtà. Siamo a fine gennaio e quindi abbiamo alcuni mesi davanti a noi per preparare i piloti e per chiedere tutti i permessi. In particolare quelli rilasciati dall’Enac sono particolarmente lunghi da ottenere e quindi avevamo la necessità di partire il prima possibile. Anche la Capitaneria di Porto si è dimostrata molto collaborativa e preparerà una ordinanza ad hoc per permettere l’utilizzo dei droni nel litorale”.

Un progetto che sbarca a Sottomarina grazie alla conoscenza del sindaco Armelao con il presidente del Sat Garganese: “Ci siamo conosciuti in Val di Susa – spiega Garganese – e all’epoca Armelao era lì per un servizio come poliziotto. Ora ci siamo risentiti per questa importante iniziativa che siamo felicissimi di portare per la prima volta in Italia proprio a Sottomarina”. Droni anfibio per il salvataggio, ma un giorno anche per altre importantissime missioni: “Questi mezzi – conclude Garganese – sono anche in grado di partire e atterrare sull’acqua e quindi anche di prelevare un campione della stessa o di monitorare una parte della laguna o del mare. Anche a Sottomarina, nel rispetto della privacy dei bagnanti, effettueranno dei giri di ricognizioni del litorale, ma possono essere anche impiegati nel settore della pesca e dell’acquacoltura”.

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