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Venezia
05.02.2022 - 19:16
VENEZIA - Fattoria Triboli Società Semplice Agricola, Irsap Spa, Clean Air Europe Srl, Novamont Spa ed Esi Spa sono le cinque aziende italiane vincitrici della IX edizione del "Premio Impresa Ambiente" promosso dalla Camera di commercio di Venezia Rovigo. Un riconoscimento nazionale per le imprese private e pubbliche che si siano distinte in un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e responsabilità sociale. Insieme a loro, anche l'imprenditrice Sara Cecchetto dell’Azienda Agricola Cecchetto Giorgio che si è aggiudicata il premio speciale giovane imprenditore, e la start-up Itamia Engineering Srl di Chioggia vincitrice nella nuova categoria start up innovativa. Menzione speciale per la categoria Miglior prodotto assegnata dalla giuria a Conceria Pasubio Spa di Arzignano.
La cerimonia del premio, promosso in Italia dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, con la collaborazione di Unioncamere e il patrocinio del ministero della Transizione Ecologica, si è tenuta ieri a Venezia nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice con le imprese in presenza. “E' un onore per la Camera di Commercio aver potuto portare avanti e gestire questo prestigioso premio nazionale in un momento così delicato e difficile per il sistema imprese e soprattutto farlo questa volta in presenza da una città come Venezia, candidata a diventare capitale mondiale della sostenibilità" ha dichiarato Massimo Zanon, presidente della Camera di commercio di Venezia Rovigo. "I progetti premiati - aggiunge - ci restituiscono uno spaccato importante del tessuto imprenditoriale italiano che crede con ottimismo al futuro economico del Paese. Si tratta di progetti che raccontano un’Italia diversa, sostenibile, attenta all’ambiente e alla società. Siamo orgogliosi che per la prima volta dalle passate edizioni del Premio vi siano così tante imprese della nostra regione, su 8 premiate 4 sono venete e per di più due di esse rientrano nella categoria giovane imprenditore e startup innovativa, un plauso a questo territorio che si conferma ancora una volta visionario e intraprendente”.
Ed è proprio un'azienda chioggiotta ad aggiudicarsi la prima edizione del premio speciale “Start-up innovativa”: la Itamia Engineering, riuscita nell’attività di ingegnerizzazione delle cellule organiche al fine di ottenere biopolimeri e biocompositi al 100% naturali, riciclabili ad alte prestazioni meccaniche e termiche in quanto ottenuti da lino, alghe, cellulosa e ragnatela Drag line, tutti materiali prodotti con culture che utilizzano tecnologie di coltivazione in acquaponica. Presente a ritirare il premio Arnaldo Uccella, founder dell’azienda, che ha raccontato il progetto. La nuova tecnologia, brevettata, garantisce una riduzione del 90% di utilizzo di acqua potabile e del 70% di energia rispetto una coltura tradizionale in terra, evitando l’utilizzo di fitofarmaci, concimi chimici, ormoni e pesticidi. Ogni coltura vive in antitesi con l’altra e permette di ottenere straordinari prodotti, a km zero e in metà del tempo rispetto a una coltura tradizionale, sfruttando anche aree difficilmente coltivabili sia per natura morfologica che per inquinamento ambientale.
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