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Venezia
07.02.2022 - 16:56
VENEZIA - Attacco frontale della consigliere regionale Erika Baldin e della deputata Francesca Businarolo (Movimento 5 stelle) alle recenti scelte in tema ambientale della giunta regionale del Veneto. "In Giunta regionale si procede a deliberare l’ampliamento della discarica di Sant’Urbano, a dare il via alla costruzione della quarta linea dell’inceneritore sito a Padova e a modificare una legge regionale, quella del 14 aprile 2020, votata all’unanimità, che introduceva delle misure urgenti nella riduzione delle bottiglie in plastica in tutti gli uffici pubblici della Regione, i Distretti, le sedi Usl, ospedali, scuole, mense, municipalità e aree pubbliche - premettono - la legge promuoveva l’installazione di erogatori di acqua, anche affinata, denominati 'casette dell’acqua' allo scopo di incentivare l’utilizzo di contenitori biodegradabili o riutilizzabili, anche attraverso delle attività di informazione promosse nei territori".
"Naturalmente da Fratelli d'Italia e Lega, che promuovono fonti energetiche derivate da combustibili fossili quali carbone gas e derivati oltre a definire il nucleare 'green', arrivano le solite modifiche che alterano totalmente le ottime prospettive verso quel 'green deal' che a parole acclamano ma poi nelle sedi preposte regolarmente affossano - aggiungono - la direzione che moltissime manifestazioni di una moltitudine di giovani in tutto il pianeta, i cosiddetti attivisti di 'Friday for future', ci hanno indicato e chiesto di percorrere molto urgentemente è quella di ridurre quell’inquinamento ambientale che sta devastando la terra, e il Veneto sta pagando un prezzo molto alto con l'aumento di patologie strettamente collegate alla oramai drammatica situazione ambientale".
"Chiediamo a quei consiglieri e ai loro rispettivi partiti politici, Fratelli d’Italia innanzitutto e Lega, che hanno di fatto reso monca una legge che se rispettata nella sua integrità avrebbe finalmente portato enormi benefici a livello ambientale anche in Veneto, di rinunciare alle modifiche, ora all’ordine del giorno, che affosserebbero una legge utile e di cominciare a progettare un Paese che abbia rispetto del pianeta che lo ospita" concludono.
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