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Chioggia

“Fuori dal coro” attacca la sanità

Le immagini del programma di Rete 4 riprendono gli ospedali di Chioggia e Venezia, senza citarli e senza contraddittorio

“Fuori dal coro” attacca la sanità

CHIOGGIA - La trasmissione di Rete 4 “Fuori dal coro” l’altra sera ha mandato in onda un servizio sugli appalti delle aziende sanitarie aggiudicati a cooperative che scelgono i medici apparentemente senza titoli adeguati. E all’interno del servizio, le riprese della troupe della trasmissione hanno inquadrato gli ospedali di Chioggia e dell’Angelo di Mestre, parlando però in modo generale di come vengono reclutati i medici.

Secondo quanto riportato dal servizio, una delle tante cooperative in questione sceglierebbe i medici attraverso un team presieduto dal presidente della stessa, che come formazione ha un titolo di studio della scuola alberghiera. Durante il servizio è intervenuto anche un sindacalista veneziano, Marco Busato infermiere della Cgil Funzione pubblica Venezia. “C’è una carenza impressionante di personale, mancano 250 medici e 600 figure tra il personale di comparto - denuncia il sindacalista della Cgil - non sappiamo chi viene, il pensionato, il neolaureato o lo specializzando”.

Poi il servizio prosegue con la voce del giornalista che ribadisce come queste figure siano reclutate in modo superficiale, e che i bandi, da centinaia di migliaia di euro, a volte di milioni “e ci fanno un sacco di soldi” per “medici selezionati senza qualifica, esperienza e senza specializzazione” inseriti “in reparti più delicati e critici senza competenza”. “Perché nessuno controlla?” chiede il giornalista che ha realizzato il servizio. Il tutto senza sentire la controparte: ovvero le aziende sanitarie locali. Un servizio nel quale si sottolinea come “specialmente in Veneto la situazione è drammatica”.

Rispetto a questa vicenda, da quanto è emerso invece da fonti delle aziende sanitarie venete, c’è invece un percorso ben preciso prima di arrivare all’assunzione di qualsiasi medico o sanitario. C’è un responsabile unico del procedimento rispetto al contratto stipulato con la cooperativa, c’è un primario che in ogni reparto verifica le competenze dei possibili assunti e il tutto è regolato da un capitolato, all’interno del bando, che rispetta la programmazione sanitaria regionale e che prevede penali se non viene rispettato dalla cooperativa. Quindi regole precise che devono essere rispettate e alle quali si attengono scrupolosamente, da quanto le fonti delle aziende sanitarie assicurano, prima di qualsiasi assunzione.

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