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Chioggia

Piano Arenile, approvata la variante

L’assessore all'Urbanistica, Tiozzo Caenazzo: “Le modifiche erano necessarie. Al fianco degli operatori sulle concessioni”

Piano Arenile, approvata la variante

CHIOGGIA - Approvata una variante al piano dell’Arenile, ma l’obiettivo della nuova giunta è stilare un nuovo piano e mandare in soffitta quello attuale che risale al 2009. La giunta ha approvato ieri alcune norme tecniche e ora il documento verrà trasmesso alla commissione regionale di Valutazione ambientale strategica (Vas) per la conclusione dell’iter. L’attuale Piano Particolareggiato dell’arenile è stato approvato 13 anni fa e prorogato nel 2020. Scade a dicembre del 2024 e, entro quella data, la nuova giunta Armelao, dovrà predisporne uno completamente nuovo e in linea con le esigenze attuali.

La variante approvata non va ad incidere sulla parte cartografica, ma si propone di migliorare l’offerta turistica degli stabilimenti balneari, senza per questo compromettere il delicato assetto naturale dell’arenile. Il tutto in ragione di rinnovate esigenze che sono emerse negli anni, sia dagli uffici, che dalle richieste dalle associazioni di categoria portatrici di interessi diffusi. “E’ un provvedimento che era nei cassetti da qualche anno – spiega l’assessore all'Urbanistica e all’ambiente Massimiliano Tiozzo Caenazzo – richiesto e sollecitato dalle associazioni di categoria. All’interno vi sono non solo alcuni chiarimenti interpretativi e correzioni formali, ma anche alcune modifiche, che consentiranno interventi di adeguamento delle strutture”.

“Il piano dell’arenile – prosegue l’assessore Tiozzo – è uno strumento datato, che ha più di dieci anni e necessita di un rinnovamento, che è già in programma, di concerto con il lavoro che sta portando avanti l’ufficio demanio, con la definizione della linea di costa e la mappatura delle concessioni balneari. Era comunque necessario intervenire subito con alcune modifiche, per dare alcune possibilità immediate agli operatori. In particolare, con la possibilità per le attività dei chioschi di dotarsi di cabine spogliatoi e di wc per le persone con disabilità, rendiamo la nostra spiaggia ancora più inclusiva”. “C’è poi l’introduzione del concetto di ‘esigenza stagionale’ per la posa in opera dei manufatti, che potrebbe, quindi, essere ampliata rispetto alla ‘stagione balneare’ (che ha un preciso limite temporale, dal 15 maggio al 15 settembre)” conclude.

Ma su tutto grava la pesante scure della normativa Bolkestein e delle aste per le concessioni demaniali. “Oggi molti operatori – conclude Tiozzo Caenazzo – potranno presentare progetti per adeguare le loro strutture e quindi potranno, a normativa vigente, presentare istanza di allungamento del titolo concessorio. Siamo allo stesso tempo coscienti che c’è, però, grande preoccupazione per le possibili conseguenze della direttiva Bolkestein: in questo momento l’amministrazione comunale è vicina agli operatori e agli imprenditori del settore balneare. Riconosciamo loro il ruolo importantissimo nell’economia cittadina e siamo al loro fianco nella battaglia di questi giorni”.

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