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Cavarzere
01.03.2022 - 23:39
CAVARZERE - Alcuni medici di base di Medicina integrata di Cavarzere e Cona hanno aderito allo sciopero indetto per le giornate di ieri e oggi: “Ce ne scusiamo fin d’ora, ma la difesa del nostro sistema sanitario nazionale è una cosa che riguarda ognuno di noi”.
E’ il personale della Medicina di gruppo integrata di Cavarzere e Cona ad avvisare rispetto alla partecipazione di alcuni medici allo sciopero proclamato da alcune associazioni di categoria, indetto per le giornate di ieri, primo marzo, ed oggi, 2 marzo. “Perché la burocrazia che ora ci viene richiesta toglie tempo ai pazienti - così inizia l’avviso, che spiega le ragioni della protesta - perché abbiamo lavorato in pandemia anche senza poterci proteggere adeguatamente, letteralmente a mani nude, e in tanti abbiamo pagato anche con la vita l'assistenza ai nostri pazienti; perché i ritmi di lavoro ai quali siamo sottoposti per via delle recenti attività aggiuntive ci impediscono di dedicare il tempo clinicamente e umanamente adeguato al nostri assistiti, perché la nuova riforma della medicina generale creerà di fatto nuove barriere tra medico e paziente. Queste riforme imposte alla nostra categoria, già allo stremo, stanno portando a demotivare i giovani laureati e a togliere la passione ai medici esperti, oltre ad un fenomeno di abbandono della professione per prepensionamenti. Già oltre tre milioni di italiani sono senza medico di famiglia. È una questione che riguarda tutti, protestate con noi, sosteneteci”.
“La figura del medico di famiglia per come la conosciamo rischia sempre più di scomparire sotto il peso di una burocrazia che in questa fase di Covid ha raggiunto livelli inaccettabili - scrive in una nota il personale della medicina integrata locale - lo sciopero è stato proclamato soprattutto per difendere il diritto a curare contro il carico di lavoro burocratico che incombe in maniera sempre più massiccia sulla nostra attività, rendendo sempre meno appetibile la professione per i più giovani e spingendo i più anziani verso la pensione. Molti cittadini stanno rischiando di restare senza medico di famiglia nei prossimi anni. A questo si aggiunge il mancato riconoscimento di un giusto risarcimento alle famiglie di medici che hanno pagato con la vita la loro attività di cura durante il Covid. Alcuni medici della medicina integrata di Cavarzere e Cona parteciperanno allo sciopero, per cui alcuni pazienti potrebbero avere dei disagi. Ce ne scusiamo fin d’ora, ma la difesa del nostro sistema sanitario nazionale è una cosa che riguarda ognuno di noi”.
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