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Variante alberghi, domani il via libera

L’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Tiozzo, l’ha illustrata in Commissione

Variante alberghi, domani il via libera

SOTTOMARINA - La variante alberghi arriva in consiglio giovedì: sbloccherà molte possibilità di ampliamento per gli imprenditori. Il voto, che si prevede sarà unanime da parte di tutto il consiglio, ci sarà domani, ma i contenuti del provvedimento sono già stati illustrati qualche giorno fa durante una commissione consiliare e spiegata nei dettagli dall’assessore all’Urbanistica Massimiliano Tiozzo.

Un provvedimento che era già stato approvato ad agosto dalla precedente giunta Ferro ma che, con questo secondo passaggio in consiglio, viene ulteriormente migliorato seguendo le osservazioni e le richieste soprattutto degli addetti ai lavori del settore. In pratica il Comune di Chioggia è stato tra i primi nel Veneto ad adeguarsi alla normativa nazionale che permette di ristrutturare, ampliare o ricostruire un’immobile mantenendo lo stesso sedime esistente. Una grossa opportunità quindi per gli imprenditori del turismo che potranno ristrutturare i loro alberghi senza perdere stanze ma, anzi, aumentando la capienza. Una normativa del 1967 prevede infatti che ogni immobile costruito debba tenere una distanza dagli immobili confinanti di 5 metri.

Molti alberghi di Sottomarina, costruiti prima del ’67 non rispettano questa regola e, in caso di ristrutturazione o completa ricostruzione dell’immobile dovrebbero adeguarsi a questa legge finendo col perdere cubatura. Una recente normativa nazionale però toglie questo ostacolo e il Comune di Chioggia è stato, ad agosto scorso, tra i primi ad adeguarsi tanto che il provvedimento è stato portato ieri pomeriggio in consiglio comunale. La variante ora torna in consiglio con ulteriori miglioramenti dovuti alle controdeduzioni e alle osservazioni ricevute dall’amministrazione. L’hotel Paris, che si trova in viale Trento ed era fuori dalla planimetria dell’intervento, è stato inserito e potrà usufruire della variante; eliminato l’emendamento che vietava precedentemente le altane a chi era beneficiario della deroga. Inoltre le deroghe non saranno solo sulle distanze e sulle altezze, ma anche sulle terrazze e sulle verande, ma, in questo caso, nel rispetto delle distanze minime di 10 metri dalle vedute di terzi. Confermata anche l’estensione dell’area interessata dalla variante nell’ex zona Reduci, mentre rimangono esclusi gli alberghi distanti dall’arenile, in via Marco Polo e in via Madonna Marina.

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