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Cavarzere
04.03.2022 - 09:30
CAVARZERE - In paese serve una “casa di comunità”: lo dice il segretario del circolo di Sinistra italiana locale, che propone come luogo ideale per la sua realizzazione la cittadella socio-sanitaria. “Spetta all’amministrazione attivarsi quanto prima per arrivare a questa meta”.
“L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia Covid-19 ha palesato la necessità di una sanità pubblica che sia sempre più vicina alle persone, e soprattutto, per ovvi motivi, a quelle più anziane”: così inizia la nota da parte di Alessandro Birolo, segretario del circolo di Sinistra italiana di Cavarzere e Cona. “Su questa linea il ministro della salute ha recentemente ribadito che il cuore della nuova rete territoriale di una ‘sanità di prossimità’ sono le ‘case di comunità’ - prosegue - si tratta di strutture che operano senza soluzione di continuità, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con equipe multiprofessionali composte da specialisti, medici di famiglia, pediatri di libera scelta ed infermieri di famiglia e di comunità che potranno rispondere a tutti i bisogni di assistenza, compresa la possibilità di eseguire esami diagnostici di primo livello, che però non siano legati all’emergenza e alla fase acuta della malattia”.
“Nel piano nazionale di resistenza e resilienza è perciò prevista la costruzione nel territorio nazionale di 1.350 ‘case di comunità’, una ogni 40/50mila abitanti, da realizzare entro il 2026 - conclude il segretario di sinistra - l’ex ospedale di Cavarzere sarebbe a questo proposito il luogo ideale. Ora spetta al sindaco, agli assessori ed ai consiglieri comunali un’incisiva azione politica e amministrativa e il compito di attivarsi quanto prima per arrivare a questa meta. ‘L’altra Cavarzere’ e Sinistra italiana sono pronte a fare la propria parte”.
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