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Chioggia
05.03.2022 - 23:47
CHIOGGIA - Il forte vento di ieri porterà il grido “No alla guerra!” dei più piccoli in Ucraina. E’ questa la speranza dei moltissimi presenti, tra adulti e bambini, alla marcia della pace di ieri, organizzata per lanciare un appello affinché si fermi la guerra in Ucraina. I manifestanti si sono ritrovati davanti alla Loggia dei Bandi in centro a Chioggia, per solidarietà nei confronti del popolo ucraino, rappresentato dai tanti residenti a Chioggia anche durante l’evento, che in questo momento si trova nel bel mezzo di una guerra contro la Russia.
Un gruppo di associazioni di volontariato della città, tra cui ChioggiaAccoglie, Penny Wirton, Tavolo cittadino per la Costituzione, Anpi Mediterranea, e Insieme ArTe Amare Chioggia, si sono fatte promotrici della mobilitazione e molte sono stati le scuole che hanno aderito al progetto, tra cui gli istituti comprensivi 2, 3, 4 e 5 di Chioggia. Inoltre, hanno partecipato altre realtà del territorio, come la Caritas Diocesana, il gruppo scout Agesci, Titoli minori e molti altri. Con bandiere arcobaleno e moltissimi striscioni colorati che hanno dipinto la città, la manifestazione è risultata molto partecipata e di grande impatto. In particolare, molti bambini hanno portato dei cartelloni realizzati da loro e qualcuno ha pure parlato al microfono: Alessia, Elisa, Martina, ed Enrico della scuola Don Milani. “Conquista la pace, la guerra è solo la vergogna della terra e la stupida presunzione di trovare una soluzione - hanno recitato i bambini - è dannosa per tutti quanti e non c’è terra di conquista”.
Presente anche la consigliera comunale del Pd, Barbara Penzo, che ha moderato l’evento e ringraziato anche la direttrice dell’istituto comprensivo Chioggia 4, Simonetta Boscolo “per aver concesso la presenza dei bambini, che in questo momento è di fondamentale importanza”. “Ci accusano di vivere in un mondo di utopie perché non proponiamo soluzioni, perciò rispondiamo così - ha dichiarato Penzo – siamo accanto a Papa Francesco nella riluttanza alla guerra e sogniamo una Europa che possa avere una difesa comune per costruire uno spazio economico, politico e sociale migliore. Lo dobbiamo ai nostri fratelli e sorelle che in questo momento stanno soffrendo in Ucraina”. Un momento di grande unità per esprimere solidarietà e promuovere accoglienza e molto sicuramente molto sentito soprattutto dai più piccoli, che hanno davvero dimostrato di essere grandi, in un momento così drammatico.
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