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Chioggia

Strada dei Ghezzi, Comune compatto

Una situazione che da 50 anni Sottomarina attende sia sbrogliata. Ma i tempi non saranno rapidi

Strada dei Ghezzi, Comune compatto

CHIOGGIA - Strada dei Ghezzi: “Avanti con il progetto salvaguardando la grande importanza ambientale di quell’area”. Del futuro di quella zona e della nuova viabilità si discute ormai dagli anni ’70 e da 50 anni tutta Sottomarina l’attende. Martedì pomeriggio, durante una Commissione consiliare si è fatto il punto della situazione: i tempi non sono brevi ma dalla maggioranza c’è la volontà di portare avanti la questione nei tempi più celeri possibili con l’opposizione che ha manifestato la volontà di collaborare per arrivare finalmente ad una soluzione.

Molti cittadini infatti aspettano da decenni e da decenni pagano tasse su terreni edificabili dove finora non hanno potuto costruire. Prima la viabilità e poi le costruzioni è un diktat che esiste anche a livello progettuale, ma l’iter non si è ancora concluso e la strada dei Ghezzi è ancora prigioniera della burocrazia. Si parla di un’area ovviamente vastissima: 200mila metri quadri di cui 77mila, da progetto, sono di verde pubblico. Un vero e proprio nuovo polmone verde per la città, una nuova viabilità a doppio senso di marcia che scorre parallelo a via Madonna Marina e che costituirebbe una grande valvola di sfogo per l’intera area cittadini.

“Quest’area – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Tiozzo – ha un’importanza straordinaria per la nostra città, è quasi superfluo dirlo. Una occasione più unica che rara di mettere ordine in questa zona e di dare una risposta legittima a tutti quei cittadini che aspettano, da anni, di poter costruire nei propri terreni. Non vogliamo per questo perdere tempo, ma vogliamo andare avanti anche facendo i passi giusti. Perché quella dei Ghezzi è un’area che va anche preservata, a due passi dal Lusenzo. Residenzialità con un’altezza massima di 16 metri e forte vocazione verde sono le nostre linee guida”.

Il problema è e rimane quello delle tempistiche. Attualmente il piano si trova all’attenzione della commissione Vas Regionale che dovrà esaminarlo e proporre integrazioni o prescrizioni a cui poi gli uffici comunali dovranno rispondere. Poi a seconda degli esiti si capirà quanto lavoro c’è ancora da fare. Servirà ancora qualche mese di fase d’istruttoria e i tempi per un progetto definitivo e esecutivo sembrano ancora lunghi.

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