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Chioggia

Caro gasolio, la protesta spacca le marinerie

Mentre una parte è d'accordo nel proseguire lo stop alla pesca, l'Alto Adriatico e Chioggia da lunedì tornano in mare

Caro gasolio, la protesta spacca le marinerie

CHIOGGIA - Confronto serrato questa mattina nella sala aste del Mercato ittico all'ingrosso di Chioggia, tra gli armatori della marineria chioggiotta sul fronte della protesta contro il caro gasolio che tutte le marinerie d'Italia hanno portato avanti questa settimana, rimanendo con i pescherecci attraccati al porto. Ieri pomeriggio il confronto era avvenuto tra i rappresentanti delle marinerie italiane ad Ancona, dove il fronte comune è sembrato spaccato. La maggioranza delle marinerie d'Italia aveva espresso il proprio parere favorevole a rimanere in porto, mentre i marittimi dell'Alto Adriatico, Chioggia e Rimini, avevano espresso le loro perplessità, preferendo tornare in mare.

Ma alla fine Chioggia ha scelto e da lunedì la flotta clodiense, e le altre marinerie dell'Alto Adriatico, riprenderanno il mare e andranno a pescare. A confermarlo lo stesso Mercato ittico di Chioggia: "E' stato deciso democraticamente dalla stragrande maggioranza dei pescatori, armatori e marinai convenuti questa mattina in sala aste".

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