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Chioggia
13.03.2022 - 08:50
CHIOGGIA - Assolti i due ex dipendenti indagati dalla Corte dei Conti per la vicenda Darsena San Felice: il Comune paga loro le spese legali. Ultimo, forse, atto di una vicenda che ormai va avanti da oltre 20 anni e che era cominciata con l’allora Giunta Guarnieri. Tutto è cominciato a fine anni ’90 quando il progetto della costruzione di una darsena nei pressi dei Murazzi stava per partire, con tanto di finanziamento richiesto dalla società di gestione. Ma la giunta Guarnieri ha qualche perplessità sule modalità di realizzazione e ne nasce una battaglia legale. “Non eravamo contro la darsena in quanto tale – ha sempre ricordato Guarnieri – ma sul fatto che venisse occupato una parte del murazzo e veniva colato del cemento i laguna”.
Da quel momento scatta una lunga battaglia legale con la società che chiede diversi milioni di euro al Comune per l’importo del finanziamento andato perduto. Nel 2001 si arriva ad un accordo: una transazione che impegnava la società a chiudere tutti i contenziosi aperti con il Comune. Nel 2009 arriva un avviso da parte del Consiglio di Stato che chiede se la vicenda si possa archiviare, dando sei mesi di tempo per rispondere, con la clausola del silenzio-assenso, ma i legali della darsena, contravvenendo all’accordo di transazione del 2001 decidono di proseguire le vie legali con il Consiglio di Stato che chiede al Comune di risarcire la società che, il sindaco Casson, fissa in un milione e 900mila euro, poi versati alla società, con il rischio di danno erariale corso dall’ex sindaco Guarnieri.
La battaglia legale ricomincia e la Corte dei Conti alla fine archivia il caso proprio per la presenza di quella transazione che era stata dimenticata. Nel corso degli anni sono stati via via assolti tutti i politici coinvolti e indagati dalla Corte dei Conti stessa. E ad essere chiamati a difendersi dalle accuse sono stati anche un avvocato comunale e un dirigente del settore Urbanistica. Anche loro, come tutti gli altri, sono stati assolti, ma in questi giorni in municipio si è tenuta una commissione consiliare per un debito fuori bilancio che andrà approvato per pagare le spese legali ai due ex dipendenti assolti. 17.500 euro in totale: l’ultimo colpo di una vicenda giudiziaria ormai eterna. Secondo la Corte dei Conti l’avvocato del Comune doveva controllare l’operato dell’avvocato esterno che si è occupato delle vicenda. Il dirigente dell’Urbanistica invece, sempre secondo la Corte dei Conti, non avrebbe dato attuazione all’accordo tra Comune e ditta. Entrambi sono stati assolti, ma la legge obbliga il Comune a pagare le spese legali. L’articolo 31 del codice di giustizia contabile lo prevede: la Corte dei Conti ha agito in giudizio nell’interesse del Comune ipotizzando un danno erariale e ora in municipio saranno costretti a staccare, si spera, l’ultimo assegno della vicenda San Felice.
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