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URBANISTICA
18.03.2022 - 07:49
L'arena Eleonora Duse
L’area è vasta, il cuore di Sottomarina, una cerniera che inizia sul lungomare e finisce fronte laguna
SOTTOMARINA – Ex batteria Penzo: per mettere mano al cuore di Sottomarina servirà uno studio della viabilità.
I tempi per intervenire in un’area di 175mila metri quadri non saranno brevi anche per l’importanza della zona che obbliga l’amministrazione comunale ad andare avanti con i piedi di piombo. L’area è vastissima, il cuore pulsante di Sottomarina, una cerniera che inizia a ridosso del lungomare e finisce fronte laguna e che comprende, al suo interno scuole, l’Ipab, l’Arena Eleonora Duse, campo Cannoni e molti altri luoghi centrali della località. Dell’iter progettuale di quello che è stato definito Ambito 3 (l’1 e il 2 sono di sviluppo privato) si è discusso mercoledì sera durante una commissione consiliare chiesta dalla minoranza. Un iter che, come ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Tiozzo, si perde nella notte dei tempi: “Il piano regolatore generale del 2008 – ha spiegato – aveva previsto alcune zone che avevano una particolare valenza strategica e che venivano definite con delle schede di progetti speciali. Nell’ambito 3 la stragrande maggioranza delle proprietà incluse sono di ambito pubblico. La progettazione è andata avanti, ma quello che non ha permesso di realizzare un piano attuativo è la mancanza assoluta di studio della viabilità che nessuna amministrazione precedente ha fatto”.
E da questo, conferma Tiozzo, partirà il lavoro della giunta Armelao: “Lo studio va assolutamente fatto e deve essere ben preciso – spiega l’assessore all’Urbanistica – ci vorrà ovviamente un po’ di tempo, ma è l’elemento essenziale per poter realizzare una viabilità e per fare degli interventi che non siano problematici per alcune situazioni che attualmente insistono su quell’area, tra cui anche l’istituto per anziani”. L’architetto Daniel Tiozzo che ha elaborato il progetto ha messo in evidenza le criticità: “L’incarico mi è stato affidato a fine dicembre 2020 – ha spiegato ai consiglieri – e stiamo parlando di un’area molto complessa. E’ una zona cerniera tra il piano del lungomare e il piano dei Ghezzi e il fatto che il nostro Comune non abbia un punto del traffico, della mobilità e della mobilità sostenibile non ha di certo aiutato. Stiamo parlando di quasi 175mila metriquadri, quasi 70mila di verde pubblico, 7mila di percorsi pedonali e 20mila di parcheggi. Di certo anche il Covid ha contributo a rallentare il tutto".
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