Vedi tutte
Chioggia
19.03.2022 - 22:59
Foto di Costantino Boscolo
CHIOGGIA – “Senza lo sbarramento del cuneo salino moriremo noi”. Le darsene non lo vogliono, gli agricoltori lo reclamano ormai dal 2003. Venerdì in commissione consigliare Nazzareno Augusti, responsabile di zona di ConfAgricoltura, ha lanciato un appello: “Si faccia presto e si solleciti la realizzazione di questa opera. E’ incredibile che una delle poche opere che ha già i fondi stanziati e i progetti già fatti, nonché gli espropri che noi abbiamo agevolato in tutte le maniere anche se non sono state ancora indennizzati, sia ancora ferma e non sia partita. La produzione agricola è coinvolta pesantemente dalla risalita del cuneo salino pertanto chiedo al sindaco Armelao di prendersi carico delle nostre richieste e di fare presto assieme agli altri enti coinvolti”.
Sulla questione è intervenuto anche Giuseppe Boscolo Palo, amministratore unico di Chioggia Ortomercato del Veneto che gestisce il mercato ortofrutticolo: “Per produrre servono tre cose: sole, terra e acqua. La scorsa stagione l’acqua non è stata immessa nei fossi perché era salata. La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti: Adige e Po sono ai minimi storici come portata d’acqua, non piove mai. Gli aumenti che i cittadini stanno subendo in queste settimane noi le subiamo da un anno. I concimi sono aumentati del 170%, produrre costa molto. Se non si coltiva non mangiamo è quindi questo è un problema di tutti. Gli enti hanno la responsabilità morale di fare quest’opera che è fondamentale per tutto il mondo dell’agricoltura”.
Dello stesso avviso Mauro Mantovan della Cia: “Questa opera si deve fare e non possiamo limitare il tema a finanziamento si o no, finanziamento sufficiente o no. Di questa opera si sta parlando dal 2003 e sappiamo benissimo quando sono partiti i problemi. Inizialmente la giunta Guarnieri di cui facevo parte e gli altri enti l’avevano prevista dove l’aveva posizionata l’avvocato Rizzi che si era occupato della progettazione: e cioè molto più vicino alla foce della posizione attuale. Poi la giunta Romano Tiozzo, bisogna dirlo, l’ha spostato e l’ha previsto in uno dei punti più larghi del Brenta. Dove era previsto prima costava meno e aveva un ottimo effetto per l’intrusione salina e per la viabilità cittadina. Ora posizione migliore o no, il ponte si deve fare. Si deve avere rispetto per gli agricoltori che, anche quest’anno, investiranno migliaia e migliaia di euro sulla semina senza sapere cosa porteranno a casa”.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it