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IL CASO
21.03.2022 - 21:36
CHIOGGIA - Incendi a Isola Verde: l’ombra del piromane e il pugno duro dell’amministrazione comunale. Domenica pomeriggio si è registrato il terzo rogo: stessa zona e stesso orario di quello di due settimane fa. Mentre quello di febbraio era stato un incendio di grossa portata che aveva obbligato i vigili del fuoco della caserma locale a chiedere l’intervento anche ai colleghi di diverse caserme limitrofe con tanto di arrivo sul posto dell’elicottero per contenere le fiamme, quello di questa domenica aveva una portata molto limitata ed è stato domato in qualche ora dai pompieri di Chioggia.
La situazione è a dir poco preoccupante e non è escluso, a questo punto, che si tratti sempre delle stesse persone dietro allo sviluppo dei roghi che interessano soprattutto sterpaglie. Il fatto che non piove da mesi e che il terreno sia completamente secco non fa che accentuare il problema con il fuoco che tRova terreno fertile per aumentare il suo potere distruttivo. Il sindaco Mauro Armelao, nel consiglio comunale di ieri, ha promesso il pugno duro e una serie di controlli anche di tipo preventivo. “Se verranno identificati i responsabili, chiederò inflessibilità contro questi delinquenti” il commento del primo cittadino.
I particolari sono emersi durante la discussione di una interpellanza del consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Veronese che chiedeva alla giunta di impegnarsi per incentivare i privati a tenere in ordine i propri terreni. Molti dei roghi, infatti, sarebbero evitabili se sul terreno non ci fossero sterpaglie alte e incolte. “Abbiamo, con anticipo rispetto agli anni scorsi - conferma il primo cittadino in consiglio comunale - firmato una ordinanza che sarà lo strumento che potranno usare i nostri uffici per richiamare all’ordine i possessori dei terreni incolti. Impone la pulizia del terreno e sulla questione vigilerà la polizia locale. Ovviamente siamo molto attenti alla questione. Gli incendi, oltre ad essere molto pericolosi, impegnano anche le forze dell’ordine per ore e quindi non possono essere più sul territorio per altri compiti”.
Lotta contro i terreni incolti e abbandonati preda, negli ultimi tempi dei piromani, ma anche lotta all’abbandono dei rifiuti. “Collocheremo delle video trappole nelle zone più a rischio - ha sottolineato Armelao - e stiamo anche valutando se sia necessario o meno l’utilizzo di droni nella zona degli orti per individuare queste discariche abusive e andare poi a intervenire per ripristinare l’ordine sul posto”.
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