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Chioggia

Teatro Astra, nel 2023 su il sipario

L'assessore ai Lavori pubblici, Griso: “Manca la sottoscrizione della polizza di garanzia e dei rischi, poi il contratto con le imprese”

Teatro Astra, nel 2023 su il sipario

CHIOGGIA - Un nuovo teatro per la città: l’Astra finalmente finito e pronto ad aprire i battenti nel 2023. Queste almeno sono le ultime indicazioni che sono emerse durante il consiglio comunale di lunedì. A presentare una interrogazione alla maggioranza è stata la consigliera di Obbiettivo Chioggia Alessandra Penzo che ha chiesto lo stato dell’arte dei lavori. Uno dei cantieri, quello dell’Astra, tra i più lunghi e lenti del territorio.

La sua acquisizione come bene fu fatta addirittura dall’ex sindaco Todaro negli anni ’90. Era uno dei tanti cinema che animavano il centro storico di Chioggia prima della crisi che ha portato alla chiusura di tutte le sale cinematografiche ad eccezione dell’eterno teatro cinema Don Bosco dei padri Salesiani. L’iter per il recupero dell’immobile e la sua trasformazione in teatro è cominciato con la giunta Guarnieri e, da allora, si sono succedute molte altre amministrazioni (Romano Tiozzo, Casson, Ferro), ma i lavori, anche per via della chiusura dei rubinetti da Roma per i fondi della Legge speciale, non si sono mai ultimati. Anzi, per un lungo periodo il cantiere è rimasto fermo anche se il teatro era ultimato per un buon 80%.

Con l’amministrazione Ferro si è tornati a lavorare e ora si sta arrivando all’ultimo miglio di una lunghissima corsa che porterà la città a tagliare finalmente il nastro del nuovo teatro in centro storico. “Manca solo da sottoscrivere la polizza di garanzia e quella per i rischi e poi il contratto con le due imprese di Rovigo che si occuperanno dei lavori potrà essere firmato - ha spiegato in consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Griso - partiamo da un grezzo avanzato e i lavori sono divisi in due lotti: il primo di 860mila euro, il secondo di 740mila euro. Nel secondo è prevista la realizzazione della torre scenica e dell’allestimento tecnico che ne consegue. Entrambi dovrebbero ultimarsi a fine dicembre di quest’anno, ma sulla data non possiamo sbilanciarci perché molto dipenderà dallo stato degli impianti già installati e che i tecnici andranno, in queste settimane, a verificare. Ci sono delle macchine per il raffreddamento e il riscaldamento della struttura che potrebbero essersi deteriorate dopo tutti questi anni di stop. Se gli impianti già fatti saranno ancora in buone condizioni i tempi potrebbero essere rispettati, in caso contrario si allungheranno”.

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