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Venezia
01.04.2022 - 00:15
VENEZIA - Trasferta a Bruxelles per la vicepresidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti. Nella capitale belga, presso la sede della Regione del Veneto, ha presentato agli europarlamentari il progetto del nuovo collegamento stradale e ferroviario al porto di Venezia. Ad affiancarla nell’illustrazione dei principali contenuti c’erano il presidente dell’Autorità di Sistema portuale, Fulvio Lino Di Blasio, l’ingegner Sabato Fusco di Cav- Concessione Autostradali Venete e, collegata da remoto, l’ad di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani.
“In Veneto ci sono 3 dei 4 corridoi di interesse europeo Ten-T e il porto di Venezia rappresenta uno dei 4 nodi cosiddetti ‘core’, cioè fra i principali per lo sviluppo della rete centrale transeuropea dei trasporti – sottolinea la Vicepresidente De Berti -. Dotarsi di una nuova connessione diretta di ultimo miglio è in linea con gli standard infrastrutturali e di servizio adeguati ad un porto ‘core’, come quello di Venezia. La proposta è di un collegamento multimodale, tra il porto e le reti stradali e ferroviarie nazionali, evitando le interferenze nella fascia a nord, altamente antropizzata, riducendo le emissioni nocive derivanti dalle congestioni di mezzi pesanti e dalle percorrenze ferroviarie dei convogli in manovra”.
Per lo sviluppo di quest’opera è stato siglato, nel novembre 2021, un protocollo d’intesa fra Regione Veneto, Citta metropolitana e Comune di Venezia, l'Autorità di sistema portuale, Rete Ferroviaria Italiana e Cav. Oggi un’opportunità importante per finanziare il progetto di fattibilità è rappresentata dal bando europeo Cef - Connecting Europe Facility, dedicato al miglioramento delle infrastrutture di trasporto europee.
“Abbiamo partecipato al bando Cef – spiega la vicepresidente agli europarlamentari presenti all’incontro, Paolo Borchia e Massimiliano Salini, – con lo scopo di riuscire ad ottenere un cofinanziamento europeo al 50 % per partire con la progettazione, che avrà un costo di circa 20 milioni di euro. Bruxelles è la sede privilegiata per favorire l’accesso ad una vasta gamma di sovvenzioni che l’Unione Europea mette a disposizione in numerosi settori, fra cui i trasporti. Il bando CEF ne è un esempio. Risorse ingenti che i cittadini italiani versano all’Europa ed è giusto farli tornare indietro sotto forma di investimenti per lo sviluppo economico del territorio".
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