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Economia

La Lega in pressing: "Dove sono i ristori promessi per lo stop alle grandi navi?"

Quattro parlamentari interrogano i ministri: "Sono urgenti dopo il no alle navi da crociera nei canali della Laguna"

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VENEZIA - La Lega preme sui ministri delle Infrastrutture e dell'Economia chiedendo che fine hanno fatto i ristori per le grandi navi tagliate fuori dal cuore di Venezia. E soprattutto chiede di sbloccarne urgentemente l'erogazione.

Con il decreto adottato a luglio dell'anno scorso, infatti, il Governo ha vietato il passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia (dall'1 agosto 2021 in poi) per tutelare l'integrità ambientale, paesaggistica, artistica e culturale di Venezia. "Quel provvedimento - ricordano quattro deputati del Carroccio - stoppa il passaggio in laguna di imbarcazioni di stazza superiore alle 25.000 tonnellate, riconoscendo come monumento nazionale il Bacino di San Marco, il Canale di San Marco e il Canale della Giudecca, ma a seguito di quella decisione, il ministero delle Infrastrutture, d'intesa quelli dell'Economia e del Turismo, ha anche adottato un decreto che stanzia risorse "a titolo di compensazione a favore delle compagnie di navigazione e dei terminalisti che hanno subito perdite a causa di tale provvedimento". Ebbene, rilevano, Ketty Fogliani, Giorgia Andreuzza, Alex Bazzaro e Sergio Vallotto, in una interrogazione depositata ieri 4 aprile alla Camera quelle risorse sarebbe ora di sbloccarle, stante il "danno" che la "lunga attesa" sta creando.
 
A novembre 2021 il dossier è stato portato all'attenzione della Commissione europea, sotto forma di pre-notifica, per i controlli di incompatibilità con la normativa europea sulla concorrenza, "e sembra che presso la Commissione il documento sia ancora in fase di esame", affermano nell'interrogazione i quattro deputati leghisti. Solo che quei ristori sarebbero urgenti, aggiungono i parlamentari: "Va sottolineata la rilevanza di tale misura, in quanto tali rimborsi costituiscono un supporto essenziale non solo per le compagnie di navigazione e i terminalisti, ma anche per tutti i lavoratori e le altre società collegate, attualmente condizionate da un elevato grado di incertezza e dalla necessità di prospettive sicure per pianificare la loro stagione commerciale".


E allora, "considerato il danno che questa lunga attesa sta provocando nei confronti degli operatori", Fogliani, Andreuzza, Bazzaro e Vallotto, vanno in pressing sollecitando "iniziative di competenza" dei due ministeri "in tutte le sedi, nazionali ed europee, al fine di sbloccare questa situazione e di provvedere all'erogazione delle risorse a beneficio delle imprese e dei lavoratori del settore nel più breve tempo possibile".
 

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