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LA STORIA
10.04.2022 - 08:07
Carla Voltolina e Sandro Pertini
CHIOGGIA - Era di origine chioggiotta Carla Voltolina, giornalista, partigiana e moglie di Sandro Pertini. La consorte del presidente della Repubblica più amato dagli italiani conosceva bene il nostro territorio: suo padre, Luigi Voltolina era nato a Chioggia.
E’ proprio Umberto Voltolina, fratello di Carla e attuale presidente della Fondazione Pertini, a raccontare quanto la famiglia fosse legata alla città della laguna: “Chioggia piaceva tantissimo sia a mia sorella che a mio padre, ci andavamo tutti gli anni. Mio padre Luigi, nato nel 1889, lasciò la città lagunare all’età di cinque-sei anni e si trasferì a Milano con la sua famiglia.
Ma ne rimase sempre molto affezionato e ricordava sempre quanto fosse bella”. Al racconto di Umberto non mancano anche curiosi aneddoti del padre: “Mio padre divenne tenente colonnello, partecipò a tutte le guerre e amava tutti gli sport, ma non imparò mai a nuotare: nella mia famiglia si narrava che da piccolo fosse caduto proprio in un canale di Chioggia e per il trauma non volle più nuotare. Nonostante questo, amava Chioggia, così come mia sorella”.
Infatti, Carla Voltolina, nata nel 1921 a Torino, non fu solo la consorte di Sandro Pertini, presidente della Repubblica dal 1978 al 1985, ma ebbe un ruolo importante nell’ambiente politico del tempo: fu partigiana e giornalista parlamentare, carica che lasciò dopo la nomina di presidente della Camera del marito, nel 1968, e contribuì alla chiusura delle case di tolleranza realizzando alcune inchieste con la senatrice Lina Merlin. Visitò molto Chioggia, anche insieme al marito: “Pertini accompagnò spesso mia sorella a far visita ai nostri parenti chioggiotti - spiega Umberto - infatti, nutrivamo un forte affetto nei confronti dei nostri luoghi di origine. Anche il presidente stesso si recò spesso a San Giovanni, nel comune di Stella, in Liguria, sua città natale. Ma non solo, Pertini visitò anche Rovigo, perché il suo primo comizio dopo la Liberazione, lo fece proprio lì”.
Umberto ricorda con molto affetto la sua famiglia e la piccola Venezia: “Mia sorella ogni anno si recava a Chioggia per un giro sentimentale e andava a trovare i nostri cugini. Mio padre addirittura, poco prima di morire, nel 1974 all’età di 85 anni, decise di tornarci, come se sentisse di doverla salutare un’ultima volta. E’ un luogo bellissimo”.
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