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Bilancio in salute, ma che stangata!

Si stima che ci sarà un pesante incremento di + 800mila euro delle utenze a causa del caro energia

L'assessore al Bilancio Pierluigi Serafini

Si stima che ci sarà un pesante incremento di + 800mila euro delle utenze a causa del caro energia

CHIOGGIA – Bilancio comunale in buona salute, ma sul futuro peseranno i costi dell’energia aumentati vertiginosamente e la guerra in Ucraina. Ieri in commissione consiliare si è discusso il bilancio consuntivo del 2021. La chiusura è più che positiva, come ha sottolineato l’assessore al Bilancio Pier Luigi Serafini, con un aumento dell’avanzo di amministrazione di 11 milioni, di cui 2 milioni e 400 mila euro liberi da vincoli di spesa. Sul triennio 2022-2024 le incognite sono più di una: “Innanzitutto il caro bollette – commenta Serafini – aumentate del 30, 33%. C’è anche la guerra in Ucraina e quindi la situazione non è delle più rosee. Si stima che ci sarà un pesante incremento delle utenze. Energia e calore potrebbero incidere in bilancio per 800mila euro in più rispetto alla media. Chiudere un consuntivo e fare un ottimo programma di interventi nel Dup (Documento unico di programmazione), dovendo confrontarsi con queste incognite di natura finanziaria, non è facile”. Per quanto riguarda la pianta organica nel 2022 sono previste 8 assunzioni. Alcune sono figure tecniche che saranno inserite nei vari uffici, ma tre sono agenti di polizia locale, da tempo sotto organico.

Stanziati anche i fondi per assumere, a tempo determinato, ulteriori 5 agenti nel periodo estivo. Per il capitolo Irpef la platea di chi dovrà pagare l’addizionale si amplia e da 17mila euro di reddito scende a 15mila. A conti fatti, il Comune dovrebbe incamerare 246mila euro anziché 201mila. Un abbassamento fortemente criticato dall’opposizione durante la commissione consiliare: “Era già previsto nel bilancio 2021-2023 – ha sottolineato l’assessore Serafini – ma nel 2021 era stata fatta una deroga legata al Covid”.

Sul fronte Tari, Veritas è pronta a tornare a pieno regime per quanto riguarda le riscossioni delle utenze non domestiche (soprattutto stabilimenti balneari) che negli anni passati, a suon di ricorsi, non avevano pagato la tassa ritenendola non applicata in maniera corretta, soprattutto per quanto riguarda la parte variabile. Si tratta di numeri enormi se si tiene conto che le utenze non domestiche sono meno di un terzo del totale nel Comune di Chioggia, ma incidono sul 43% dei ricavi.

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