Cerca

PARTECIPATE

Il mercato tiene, ma col fiato sospeso

L'amministratore unico Boscolo Palo: “Siamo su prezzi che non si vedevano da un decennio, ma pesa l’incognita guerra”

Il mercato tiene, ma col fiato sospeso

“Siamo su prezzi interessanti che non si vedevano da un decennio, ma pesa l’incognita guerra”

CHIOGGIA – “Il mercato ortofrutticolo tiene anche con la crisi dovuta alla guerra, ma il futuro è nebuloso”.

Ieri pomeriggio, nella sala maggiore del consiglio comunale si è tenuta una commissione consiliare per fare il punto della situazione alla luce dei grossi problemi (energetici e di mancanza di materie prime) causate dal conflitto tra Ucraina e Russia.

Era presente anche l’appena rieletto per tre anni amministratore unico di Chioggia Ortomercato del Veneto Giuseppe Boscolo Palo che ha fatto un’attenta analisi di quanto sta succedendo in questi ultimi mesi: “I ricavi delle aziende locali sono sul radicchio – spiega – altre non ce ne sono nel nostro ambito. Anche oggi è stato battuto ad un prezzo più che favorevole: un euro e 65. Siamo su prezzi veramente interessanti che non si vedevano da un decennio. La sua produzione riguarda tutto l’anno, ma ci sono due step importanti in autunno e in inverno. Se va male una di queste finestre, l’incidenza sul fatturato di un’azienda può essere anche del 70%. Nel 2020 abbiamo sofferto come un po’ tutti, ma quest’anno il prezzo tiene e questo è un aiuto fondamentale”.

Ma il futuro è ancora tutto da decifrare e da scrivere soprattutto per gli aumenti dei concimi e dei fitofarmaci e per il prezzo dell’energia. Senza contare la siccità, vera e propria piaga con cui fare i conti nei prossimi decenni. La mancanza della materia prima – spiega ancora Palo - c’era anche prima, dovuta o alla pandemia o a giochi macropolitici. Concimi e fitofarmaci sono in continua crescita di prezzo. Noi nel 2020 abbiamo fatto un’analisi dei costi: 350 quintali di radicchio ci costavano 60 centesimi al chilo, oggi quel valore raggiunge tranquillamente l’euro. Finchè i prezzi del radicchio, quindi, sono quelli attuali, si riesce ancora a sopravvivere, altrimenti si va in evidente difficoltà. Altro problema è legato alla siccità: la settima scorsa, per 10 giorni, il Consorzio di Bonifica non ha messo in funzione le pompe perché il cuneo salino è risalito. Per questo continuiamo a insistere sull’importanza di realizzare lo sbarramento.

E a questo proposito Giuseppe Boscolo Palo racconta un particolare che risale addirittura a 12 anni fa e che avrebbe potuto cambiare le sorti del mercato: “Nel 2010 c’era la possibilità, nel corso di alcuni lavori al mercato ortofrutticolo, di mettere i pannelli solari sul tetto. Funzionava così: si affittava a una ditta il tetto, lei provvedeva a mettere i pannelli solari e ci veniva pagato l’affitto. La stessa cosa, che a quel tempo, fece il mercato di Padova recuperando 250 mial euro all’anno. Noi avremmo potuto avere 50mila euro all’anno affittando semplicemente il tetto, con tutti i vantaggi legati poi all’energia elettrica da esso prodotta. Allora ci arrivò una mail di un funzionario di Sst, partecipata del Comune, che ci diede l’ok, sottolineando però che i soldi dovevano andare alla società. A quel punto non se ne fece più nulla e si perse una grossa occasione”. E adesso se ne pagano le conseguenze.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400