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Lite feroce davanti ai turisti, spunta la spranga

Sull'increscioso episodio interviene anche il Comitato Riva Vena, "non ne possiamo più"

Lite feroce davanti ai turisti, spunta la spranga

CHIOGGIA – Insegue il fratello con un bastone di ferro e Riva Vena torna nell’incubo. Lungo il canale è stato un mercoledì di puro terrore. Vicino a calle Rugoli, all’improvviso, si sono cominciate a udire urla e improperi. A litigare due fratelli, già noti alle forze dell’ordine e molto ben noti anche al vicinato.

Improvvisamente uno dei due ha preso una spranga di ferro e ha cominciato a inseguire il fratello per tutta la zona sud di riva Vena tra lo sguardo spaventato e attonito di residenti e turisti. La situazione si è calmata solo un’ora dopo, ma per diversi minuti il fantasma del “Bronx” si è impadronito di una delle zone più caratteristiche del centro storico.

Nessuna novità vera e propria all’orizzonte: le persone che hanno creato disordine mercoledì lungo la Riva, sono sempre le stesse che si macchiano da anni di questi tipi di episodi, fanno sapere alcuni residenti. Nonostante vari interventi delle forze dell’ordine e del Comune, la situazione non è mai stata risolta completamente. Da anni l’intera famiglia si vocifera sia in odore di spostamento in una casa Ater, però sempre collocata in centro storico.

Per il Comitato di Riva Vena episodi come questi sono un pugno nello stomaco dopo anni passati a migliorare la situazione dell’intera zona limitrofa al centro storico: “Mercoledì i turisti erano spaventati e non credevano ai loro occhi – racconta un rappresentante del Comitato – non capita ovviamente tutti i giorni di vedere un uomo con una spranga di ferro che corre urlando parole di tutti i tipi. Sono episodi che fanno male alla città e che nella nostra bellissima Riva si sono visti già altre volte. Ci chiediamo cosa deve succedere prima che qualcuno intervenga in maniera drastica. Si fa tanto per dare lustro alla riva e poi succedono episodi di questo tipo che ti riportano indietro nel tempo”. Il problema è sempre nella zona sud di canal Vena, dove per altro sono installate anche le telecamere: “C’è bisogno di far rispettare la legalità – continua il comitato – tutti sanno chi sono le persone che creano problemi. La gente ha paura di denunciare perché teme ritorsioni”. Più di qualche residente sottolinea il fatto che, con cadenza settimanale, qualcosa nell’area sud succede sempre: piatti e rifiuti buttati in canale, urla, baruffe, improperi verso tutto e tutti, turisti compresi. Una situazione in stile goldoniano che però non fa di certo bene ad una zona del centro storico che, con fatica e con l’impegno di tante persone e imprenditori, sta tornando agli antichi splendori.

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