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Bilancio
29.04.2022 - 14:08
CHIOGGIA – Imu e Irpef: nulla di fatto, si torna a discutere il prossimo 5 maggio. Il consiglio di giovedì sera doveva vedere l’approvazione delle aliquote, ma dopo un’accesa discussione si è rinviato tutto alla prossima seduta quando dovrà essere approvato anche il primo bilancio dell’era Armelao.
Intanto si accende la polemica tra maggioranza e opposizione. I primi ad attaccare sono i consiglieri del Movimento 5 Stelle Daniele Stecco e Marco Veronese: “Tutta la minoranza è stata compatta nell'evidenziare lo sbaglio dell’amministrazione a non trovare le risorse necessarie per mantenere l’esenzione dell’addizionale comunale Irpef per i redditi sotto i 17mila euro. Siamo felici che la maggioranza ci abbia ascoltato rinviando al prossimo consiglio l'approvazione dell'addizionale comunale, adesso si ha più tempo per trovare le risorse. Ne servono circa 250mila: una missione impossibile, ma visti i tempi di crisi è necessario provarci per il bene dei cittadini. Ci meravigliamo che la maggioranza abbia portato questa delibera sapendo che la situazione economica delle famiglie quest’anno è ancora peggiore dell’anno scorso. Far pagare a partire da 15mila euro proprio ora sarebbe una ulteriore mazzata economica per molte famiglie”.
E’ bagarre anche sull’Imu con Stecco che sottolinea un possibile aumento del 30% per i proprietari di alcuni terreni.
Ma il primo cittadino parla di pura strumentalizzazione: “Non è corretto dire che aumentiamo il 30% dell’Imu per alcuni terreni. Il consigliere Stecco, di fatto, sta criticando tutti provvedimenti della sua stessa giunta, approvati dal 2019 al 2021. In quei terreni c’è stata, nel 2019, una riduzione del 30% della tassa che doveva valere, secondo le intenzioni della giunta Ferro, solo per quell’anno. Poi è stata prorogata, senza alcuna giustificazione, fino al 2021. Se la natura prettamente temporanea di una misura tributaria non fosse già sufficiente a giustificare la scelta dell’attuale amministrazione, possiamo discutere anche del motivo che risiede nella palese arbitrarietà con la quale la giunta pentastellata ha individuato solo ed esclusivamente determinate aree ad oggetto della riduzione in parola piuttosto che altre, attuando una palese disparità di trattamento che più volte è stata resa evidente anche dagli stessi contribuenti”. Secondo Armelao la riduzione non è giustificata e crea tensioni tra gli stessi proprietari: “Ad esempio – continua il primo cittadino – delle tre zone residenziali di espansione di Valli, solo due sono soggette alla misura agevolata. Per questo abbiamo deciso ri riportare equità nella ripartizione del gettito fiscale”.
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