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L’intervento
03.05.2022 - 07:18
Marco Dolfin, consigliere comunale e regionale della Lega
CHIOGGIA – “Basta con i no alla crocieristica, bisogna imparare dalla storia e anche Chioggia può dire la sua in questo settore”. Il consigliere regionale e comunale della Lega Marco Dolfin interviene sull’argomento che più di tutti sta tenendo banco negli ultimi giorni: le navi da crociera fuori da Venezia e dalla Laguna.
“Non si può sempre dire no e fare polemica – sottolinea Dolfin - non bastava , l’allontanamento del loro transito dal canale della Giudecca, ora per i soliti comitati non va bene nemmeno Porto Marghera che, nonostante le difficoltà e la forte riduzione degli arrivi, cerca di dare una soluzione temporanea al settore crocieristico cercando di salvare Venezia e la sua Laguna come meta delle varie compagnie del settore e, di conseguenza, di tutto l’indotto. Nel frattempo Trieste, Monfalcone e Ravenna stanno facendo ponti d’oro. Non possiamo permetterci che l’integralismo al no si traduca nella morte del settore. Sicuramente Venezia e la Laguna vanno tutelate, ma non si può essere degli integralisti del No”.
E da questo punto di vista Chioggia può ancora dire la sua: “La Crocieristica a Venezia deve continuare a vivere – continua Dolfin - perché è meta fondamentale imprescindibile. Ma anche Chioggia, con i suoi due porti, può senz’altro aiutare, non solo in questa fase, ma anche in ottica futura. Certo Chioggia non può ospitare le grandi navi visto che i fondali sono da scavare maggiormente, ma può sicuramente essere utile per attracchi di navi di medio cabotaggio che, magari, a Venezia, non troverebbero spazio. Autorità portuale e amministrazione comunale hanno già annunciato alcuni arrivi per quest’anno e siamo fiduciosi”. Serve però che la politica faccia fino in fondo il proprio lavoro.
“Se a Roma – conclude Dolfin – non si darà l’ok al “protocollo fanghi” che si attende da anni, presto in Laguna non navigherà più nessuno”. Il protocollo fanghi, rispetto a quello precedente del 1993, è stato aggiornato ed è praticamente pronto. Il documento contiene i criteri di sicurezza ambientale per gli interventi di escavazione, trasporto e reimpiego dei fanghi estratti dai canali di Venezia e contiene l'individuazione dei rii soggetti a escavo, la qualificazione dei fanghi, i metodi di escavo e trasporto, la caratterizzazione e classificazione dei fanghi, la definizione degli interventi di sicurezza ambientale, il monitoraggio e gli studi sperimentali di impatto ambientale e la definizione dei capitolati d'appalto delle opere e dei monitoraggi.
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