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SOCIALE
07.05.2022 - 07:30
CHIOGGIA - Emergenza abitativa: a Chioggia numeri da brividi. La graduatoria di chi è in attesa di un’abitazione comunale conta ben 214 nuclei famigliari. Un numero altissimo emerso durante la discussione del bilancio in consiglio comunale con la consigliera di Energia Civica Maria Rosa Boscolo Chio che ha chiesto all’amministrazione comunale attenzione e investimenti. “Abbiamo tantissime persone in difficoltà – ha sottolineato la Boscolo Chio – e contemporaneamente abbiamo 17 alloggi comunali sfitti senza soldi per fare la manutenzione e addirittura con le porte murate per evitare di andare incontro ad abusi e a occupazioni illegali”.
Il sindaco Mauro Armelao ha assicurato massima attenzione sul tema dell’emergenza abitativa e della povertà raccontando anche vicissitudini personali di quando era giovane: “L’opposizione può davvero pensare che io o l’assessore al sociale Sandro Marangon non siamo sensibili al tema sociale e alla povertà? Quando sono diventato sindaco, e cioè pochi mesi fa, ho chiesto la lista delle persone in graduatoria per una casa e credevo di trovare massimo 50 famiglie. Ne ho trovate 214, un numero enorme che mi ha lasciato senza parole. Io stesso a 7 anni ho subito uno sfratto con la mia famiglia a Spinea e ho vissuto 40 giorni, nel 1979, in un alloggio senza luce e dormendo con il cappotto. Capisco benissimo questi problemi, perché li ho vissuti in prima persona. Non abbiamo la bacchetta magica: chiaro che non possiamo avere i soldi per sistemare 17 alloggi in pochi mesi, ma assicuro – ha concluso Armelao – che in questi 5 anni faremo tutto il possibile per migliorare questa situazione”.
Sulla situazione è intervenuto anche il consigliere della Lega Marco Dolfin: “Negli anni passati non è mai stata fatta una politica abitativa seria – sentenzia – negli anni ‘80, in tempi di vacche grasse, c’erano tantissime famiglie sfrattate che stavano in albergo a spese del Comune. Non si è fatto nulla in tutti questi anni per impostare degli interventi a lungo termine. La giunta sicuramente, nei prossimi 5 anni, saprà intervenire con cognizione di causa. L’assessore ai servizi sociali Sandro Marangon è tra i primi che si è mosso sul fronte Pnrr e ha saputo fare squadra con gli altri sindaci dei comuni limitrofi tanto da riuscire a portare a casa 5 milioni di euro”.
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