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CAVARZERE

Il giorno in cui arrivarono gli eroi

La comunità rende omaggio alla gente di Pescarenico, che salvò centinaia di vite umane

Il giorno in cui arrivarono gli eroi

La comunità rende omaggio alla gente di Pescarenico, che salvò centinaia di vite umane

CAVARZERE - Una giornata per “ringraziare e riallacciare un legame di amicizia fra le due comunità”: un pullman di cavarzerani va a Lecco per ricordare il salvataggio di centinaia di vite grazie ai pescatori di Pescarenico, che si misero a disposizione durante l’alluvione del 1951.

Proprio ieri, domenica 15 maggio, l'associazione “Gruppo animazione San Mauro”, è partita per Pescarenico, riempiendo un pullman; un gruppo al quale si è unita anche la consigliera comunale Maria Stella Frizzarin, per recarsi a Lecco e a Pescarenico per un viaggio della memoria e per ringraziare, anche dopo 70 anni, l'aiuto ricevuto nel 1951 durante l’alluvione del Polesine.

Per questa occasione il Comune di Lecco ha organizzato una giornata per ricordare la cosiddetta “notte dei miracoli”: era il 16 novembre 1951 quando Ugo Bartesaghi, allora Sindaco di Lecco, alle due di notte, rispose alla richiesta di aiuto della prefettura di Como: il Polesine aveva bisogno di aiuto, dato che le piogge intense che da settimane si abbattevano nella regione avevano rotto gli argini del Po.

Il sindaco di Lecco radunò i pescatori di Pescarenico e con le loro barche partirono per Cavarzere nella mattinata del 17; alle 18 dello stesso giorno gli aiuti si disposero sull'argine dell'Adige cavarzerano - dato che la strada per Adria era ormai sommersa dall’acqua - Così, i pescatori insieme al loro sindaco si resero disponibili a salvare persone e cose, oltre a distribuire generi alimentari e capi di vestiario. Quella notte Lecco salvò centinaia di persone.

“A 70 anni da quell'immane tragedia Cavarzere ringrazia Lecco e i suoi pescatori! Grazie!”, ha detto Raffaella Pacchiega, presidente del “gruppo animazione San Mauro”, che ha organizzato la visita di ieri, insieme all’ingegnere Federica Bello, originaria di Cavarzere ma oggi residente a Lecco.

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