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Chioggia
19.05.2022 - 20:13
CHIOGGIA - Troppe spese e pochi margini di guadagno, la marineria di Chioggia dice basta: tutti fermi da lunedì in attesa che da Roma arrivino aiuti per il comparto. Oggi in auditorium San Nicolò si sono incontrati i pescatori, i principali rappresentanti della categoria e la politica locale e regionale. Oltre al sindaco Mauro Armelao, ai consiglieri regionali Marco Dolfin e Erika Baldin, erano presenti l’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari e il sindaco di Caorle Marco Sarto. Tutte le marinerie d’Italia fanno fronte Comune e hanno preparato un documento che andrà direttamente a Roma, sul tavolo del sottosegretario Francesco Battistoni con cui è previsto un incontro lunedì.
E proprio da lunedì la marineria di Chioggia rimarrà ferma in attesa di capire quali provvedimenti il governo vorrà prendere per aiutare il settore estremamente provato dal caro gasolio e, ora, anche dalle mucillagini che in Adriatico rendono complicatissimo riuscire a pescare il pesce. Il documento unico prodotto dal settore chiede alcuni interventi fondamentali per poter andare avanti: continuare a dare la possibilità, alle imprese del settore ittico, di detrarre il 20% del costo del carburante: la possibilità di usufruire del fermo pesca volontario in giornate in cui non si riesce ad avere un ritorno economico dall’uscita in mare e l’istituzione della Cisoa permanente, cioè la cassa integrazione salariale per i marittimi.
I pescatori veneti chiedono anche che venga studiato il fenomeno delle mucillagini che da anni non si vedevano in così grandi quantità e che si attuino le giuste contromisure per contenere il fenomeno. “Sono assolutamente al fianco della marineria - ha sottolineato il sindaco Mauro Armelao - e sono pronto ad appoggiare qualsiasi azione intendano intraprendere o qualsiasi documento intendano presentare”.
L’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari ha assicurato che la Regione farà pressione a tutti i tavoli del comparto per portare le istanze dei pescatori all’attenzione del governo: “Dopo il caro gasolio e la guerra in Ucraina - ha sottolineato - sono arrivate anche le mucillagini. Non ci siamo proprio fatti mancare nulla. Gran parte delle partite si giocano su tavoli governativi, ma come Regione siamo pronti a fare la nostra parte a livello politico. Questa situazione non è emergenziale e non è destinata a risolversi in breve tempo, ma diventerà strutturale. Ecco perché vanno trovate soluzioni adeguate a lungo termine”. D'altronde il grido di allarme lanciato dai pescatori ieri mattina non lascia spazio ad interpretazioni: “Così non ce la facciamo più - hanno spiegato alla platea dell’auditorium - servono meccanismi di salvaguardia per le nostre imprese. Ormai andare in mare a pescare quasi non conviene più e con le mucillagini il problema si è acuito ulteriormente”.
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