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Venezia
19.05.2022 - 00:07
VENEZIA - Pesca ecosostenibile e blue economy: presentato a Venezia il “Blue coast agreements 2030”. Si tratta di un progetto di Cooperazione Interterritoriale che ha per capofila Chioggia e Delta dei Po e che ha creato un partenariato al quale hanno aderito altri 10 Flag italiani: Veneziano – VeGAL, Costa dell’Emilia Romagna – Delta 2000, Marche Centro, Marche Sud, Costa Blu, Alto Tirreno Toscano, Costa degli Etruschi, Pescando, Gac Savonese, Levante Ligure). Sono quindi interessate e coinvolte ben sette Regioni: Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Toscana, Sardegna e Liguria. La Blue Economy italiana rappresenta il 3,1% del Pil e il 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale, e comprende sia attività tradizionali come il turismo costiero, la pesca, le estrazioni di petrolio e gas, la cantieristica navale e i trasporti marittimi, sia attività emergenti come l’energia oceanica ed eolica offshore, la bioeconomia e la biotecnologia blu, la desalinizzazione.
Il progetto prevede anche di raggiungere l’obiettivo di una pesca sostenibile che rispetti il mare e le sue specie. La sua presentazione è stata ospitata dalla Regione con l’assessore alla Pesca della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari che ha portato il suo saluto e il suo sostegno all’iniziativa. “Bca 2030 è una progettualità di fondamentale importanza – ha affermato Corazzari – che coinvolge tutti gli attori interessati a partire dai Flag e che vuole sviluppare le potenzialità che la nostra pesca possiede anche in termini di sviluppo sostenibile, preservazione della risorsa ittica e custodia del nostro mare. Il concetto di fondo ha quindi una ricaduta economica, ambientale ma soprattutto etica. E noi pensiamo che su questo tema occorra insistere. Se le linee di sviluppo e di azione delle politiche della pesca del futuro saranno rivolte a una sostenibilità ambientale, noi siamo convinti che questa vada coniugata con la sostenibilità sociale e occupazionale, e che non possa che vedere i nostri pescatori come protagonisti”.
A presentare il “Blue coast agreements 2030” il Flag Gac Chioggia Delta del Po proponente e capofila, con il presidente Marco Spinadin, il direttore Andrea Portieri e la responsabile dei Progetti di Cooperazione Laura Mosca. “Il progetto è particolarmente ambizioso e il tema attuale – ha affermato Spinadin in apertura – vale a dire la gestione sostenibile del mare e della costa in relazione a quanto di antropico viene sviluppato in questo contesto. Mi riferisco al turismo ma non solo. Ad esempio la guerra in Ucraina ci sta ponendo di fronte a problemi di sostenibilità energetica. Nelle nostre coste sono presenti già diversi rigassificatori e probabilmente dovremo fare fronte in futuro a numeri ancora maggiori. La sostenibilità è quindi una sfida destinata a protrarsi nel tempo, in una dimensione temporale con la quale il progetto Blue Coast Agreements 2030 dovrà necessariamente fare i conti, adottando strategie di volta in volta adeguate al cambiamento”.
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