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Chioggia
25.05.2022 - 11:28
CHIOGGIA – Il mago dei ponti per sistemare quello del quartiere Fossetta e restituirlo alla città. La giunta Armelao sta per dare l’incarico di recupero del manufatto all’ingegnere e architetto Enzo Siviero, che nel settore non ha di certo bisogno di presentazioni. Laureato in ingegneria civile all’università di Padova nel 1969, ha insegnato teoria e progetto di ponti all’università Iuav di Venezia dove è stato anche professore ordinario di tecnica delle costruzione.
Enzo Siviero, ingegnere e professore ordinario di tecnica delle costruzioni allo Iuav
“Per metà della mia vita mi sono occupato di ponti – ha raccontato l’ingegnere Siviero in commissione consiliare – mi è stata chiesta dall’amministrazione comunale una cortesia e di visionare quello della Fossetta. Un’idea di come recuperarlo già ce l’ho, abbiamo fatto dei sopralluoghi anche con la Sovrintendenza. Per le condizioni in cui si trova è chiaro che, se non avesse avuto una valenza storica, sarebbe stato sicuramente più vantaggioso abbatterlo e ricostruirlo. Ma siccome di storia ne ha tantissima, la Sovrintendenza ci chiede di recuperarlo e questo va fatto. Non è una cosa né facile né veloce, ma non impossibile. E' molto malandato e quindi bisogna trovare una soluzione di compromesso. Si possono tenere alcune campate piccole sistemandole, mentre nella parte centrale possiamo eliminare un paio di stilate in modo da rendere più facile il passaggio dei natanti. C’è la possibilità anche di realizzare una pista ciclabile”.
Le tempistiche? Dai due ai tre anni la previsione, come ha spiegato anche il sindaco Mauro Armelao: “Ci sono già stati dialoghi con la Sovrintendenza e ringraziamo Enzo Siviero per l’interessamento. Stiamo ancora formalizzando il suo incarico ufficiale, ma lo regoleremo molto presto. Speriamo e contiamo di recuperare il ponte entro i due, massimo tre anni e restituirlo alla città e ai cittadini”. La presenza del ponte della Fossetta è documentata già nelle mappe napoleoniche, da qui la scelta della Sovrintendenza di chiedere al Comune di recuperarlo e non abbatterlo. “Siamo in buonissime mani – commenta l’ingegnere del settore Lavori pubblici Stefano Penzo – siamo di fronte ad uno dei massimi esperti di ponti in Italia. Le difficoltà per un recupero di questo tipo ci sono ovviamente, ma siamo sicuri di riuscirci”.
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