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IL CASO

La città è senza ufficio turistico

La segnalazione dalla consigliera comunale Penzo e dalla consigliera regionale Baldin

La città è senza ufficio turistico

CHIOGGIA – Centro storico senza ufficio informazioni turistiche da 20 giorni. La segnalazione arriva dalla consigliera comunale del Pd Barbara Penzo e dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, che già qualche giorno fa avevano svelato il rischio di abbandono del territorio di Chioggia da parte dell’università di Padova. Da metà settembre ha chiuso l’ufficio ricavato alla Loggia dei Bandi, mentre già dallo scorso aprile non era più operativo l’analogo spazio all’interno del Museo civico della Laguna sud. “Il tutto senza che del disservizio fosse data comunicazione pubblica - commentano Erika Baldin e Barbara Penzo, nonostante molte guide e siti, tra cui quello della Regione, lo riportino ancora in funzione, con la conseguenza che molte turiste e turisti vi si rivolgono invano”. Il caso è stato sollevato domenica scorsa, durante la festa dello Sport in corso del Popolo, quando centinaia di ospiti erano giunti in città per assistere alle esibizioni e il naturale proseguimento gastronomico: “Gli sportelli informativi chiusi non sono proprio un bel biglietto da visita - prosegue Baldin - specie da quando il centro storico di Chioggia ha potuto godere di una promozione straordinaria e quindi destinato ad accogliere numerose visitatrici e visitatori in ogni stagione dell’anno”. Peraltro, la stessa Loggia dei Bandi è stata utilizzata in deroga, in quanto necessitante di restauri dopo l’abbandono da parte della Polizia Locale nel 2019: “Eppure ricordo come fu inaugurata in fretta e furia, e in pompa magna con l’assessora regionale De Berti, per la Sagra del Pesce 2023. E già un anno fa denunciavo l’assenza di una passerella che consentisse di superare le barriere architettoniche costituite dagli scalini” -, aggiunge l’esponente del M5S che ricorda come “Fu la giunta Ferro a dotare il Museo civico di uno sportello IAT, prima assegnato in via provvisoria a Vela, poi a CoopCulture. Inoltre aveva stretto accordi per sportelli informativi diffusi, in ben 24 stabilimenti balneari di Sottomarina”. Ora le prospettive sono nebulose: “Non solo la città e chi opera nel turismo non vengono tenuti a conoscenza di queste défaillance - denuncia Penzo - ma nemmeno viene data motivazione della chiusura, né delle mancate ulteriori proroghe al servizio fornito da CoopCulture. Ringrazio anzi il suo personale qualificato, che rischia di essere richiamato al lavoro “last minute” per l’ennesima proroga temporanea e senza scadenza, aumentando solo la precarietà e l’incertezza”. Sullo sfondo, il ruolo della costituenda Fondazione per il Turismo: “Si dice che presto entrerà in funzione - continua la consigliera democratica- ma nessuno sa dire quando, con quali risorse interne ed esterne, e cosa succederà nel frattempo, dal momento che la sede è chiusa da circa venti giorni. A tale scopo interpellerò ufficialmente la Giunta, che spero chiarisca anche se il centro storico di Chioggia riavrà almeno uno sportello di informazioni turistiche nel prossimo futuro, o se tutto sarà lasciato alla spontaneità casuale delle imprese di settore, dei negozi, della cittadinanza”.

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