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IL CASO
12.10.2024 - 16:53
CHIOGGIA – I due casi registrati negli ultimi tre giorni sono solo gli ultimi di una lunga serie di fatti avvenuti in città. Già alla fine del mese di settembre, infatti, si era registrato un vero e proprio raid di furti che avevano interessato sempre il centro storico di Chioggia. Tre spaccate in sole 72 ore, 5 registrate negli ultimi 10 giorni di settembre. Tra le attività colpite “All’ombra della ciesa”, un bacaro che si trova tra Fondamenta Marangoni e Sant’Andrea e il “Flamingo”, un bar in corso del Popolo che era già stato colpito mesi fa. Sempre uguale la modalità: vetrina o porta a vetri rotta per entrare e ricerca del denaro nella cassa che, ovviamente, non c’è. Il risultato è pochi spicci di bottino e tanti danni. Per entrare al “Flamingo”, ad esempio, il ladro ha rotto il vetro con una grossa pietra utilizzata per gli ombrelloni del plateatico. Un terzo furto si è consumato nel locale “Il Faro”. Furti che si sono registrati anche questa estate e che, durante lo scorso periodo natalizio, si erano estesi anche al territorio di Sottomarina con via Madonna Maria tra le zone più colpite. Un problema che è diventato anche di stampo politico, mentre l’associazione Ascom ha più volte chiesto controlli maggiori nel territorio per cercare di limitare i danni, soprattutto economici, che i titolari subiscono ad ogni furto. Qualcuno di loro, negli scorsi mesi, ha anche preso la drastica decisione di dormire nel proprio negozio o nella propria attività commerciale. Una scelta che già qualcuno, mesi fa, aveva fatto a Sottomarina dopo essere stati visitati dai ladri per più volte.
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