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CONTROLLO DI VICINATO
19.10.2024 - 17:26
L'assessore Grandi: “Niente sceriffi o ronde ma un lavoro collaborativo per prevenire i reati”
CAVARZERE - Dopo un lungo iter, iniziato quasi 7 anni fa, ieri a Palazzo Danielato si è tenuto il tanto atteso lancio ufficiale del progetto di controllo di vicinato per la città di Cavarzere. Il progetto, frutto di un ampio lavoro di collaborazione tra amministrazione comunale, forze dell'ordine e cittadini, ha finalmente preso vita, rappresentando un importante passo avanti verso una maggiore sicurezza urbana. A presentare l’iniziativa l’assessore Marco Grandi che con l’occasione ha ricordato il lungo percorso che ha portato alla sua realizzazione. All'evento erano presenti il comandante dei carabinieri, maresciallo Basilio Emanuele Cotrupi, e il comandante della polizia locale, Salvatore Salomone, insieme a numerosi assessori, consiglieri e la presidente del consiglio comunale, Roberta Fava.
“Tra i relatori anche Valterino Baldin, rappresentante del comitato di controllo di vicinato di Chioggia, che ha contribuito a spiegare alcuni aspetti tecnici del progetto, basandosi sull’esperienza della vicina città” - ha sottolineato Grandi. L'incontro ha visto una partecipazione numerosa e coinvolta da parte della cittadinanza. “Oltre ai referenti dei comitati locali, erano presenti anche molti cittadini venuti per comprendere meglio il funzionamento del progetto e per comprendere come potessero implementarlo nei propri quartieri” - ha aggiunto.
L'assessore Grandi ha introdotto il concetto di controllo di vicinato, spiegando le origini del progetto e il percorso che ha portato alla sua attuazione a Cavarzere, un iter iniziato nel 2017 con una mozione presentata dagli allora consiglieri di minoranza, Roberta Fava e Pianfrancesco Munari. “L'interesse per l'iniziativa è stato vivace, con molte domande da parte dei partecipanti, desiderosi di capire come contribuire a questa importante misura di sicurezza collettiva - ha continuato -. Obiettivo è quello di fornire uno strumento concreto per l’implemento della sicurezza della nostra comunità”. Il protocollo del Controllo di Vicinato è stato firmato il 5 settembre dal sindaco Pierfrancesco Munari e dal prefetto Darco Pellos, basandosi su un dettagliato dossier preparato dal Comune in collaborazione con le forze dell'ordine.
Già identificate le aree sensibili che potrebbero beneficiare del monitoraggio attivo da parte dei residenti. Le zone iniziali del progetto includono quartieri particolarmente esposti a fenomeni di microcriminalità. “Ciò non toglie che qualsiasi cittadino che voglia rendersi partecipe a questa iniziativa potrà proporsi, riferendosi a me, al comandante di polizia locale, al sindaco e agli uffici - ha precisato Grandi - per ampliare le zone che possano essere in futuro soggette a questo tipo di progettualità”. Grandi ha voluto chiarire con fermezza un aspetto cruciale del controllo di vicinato: “Non si tratta di ronde o sceriffi improvvisati. Non parliamo di giustizieri della notte, ma di una forma strutturata e codificata di attenzione verso il proprio quartiere. Un'attività collaborativa tra cittadini e forze dell'ordine per prevenire reati in modo efficace”. Tutte le forze dell'ordine, compresa la polizia locale, saranno a disposizione per fornire ulteriori dettagli ai cittadini interessati. Le informazioni dettagliate sul progetto sono reperibili anche sul sito del Comune, dove i residenti potranno trovare indicazioni su come aderire.
“Chiunque voglia contribuire alla sicurezza del nostro paese può farlo, diventando parte attiva di questo progetto insieme all’amministrazione” - ha concluso l'assessore Grandi, esortando i cittadini a partecipare a questa importante iniziativa che rappresenta un ulteriore passo verso una comunità più sicura e consapevole.
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