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I pescatori in udienza dal Papa

Tra loro il sindaco Mauro Armelao che ha portato uno speciale omaggio

VENEZIA - In un momento di profonda crisi per il settore della pesca, un incontro speciale ha portato speranza e riflessione: i pescatori italiani hanno incontrato Papa Francesco nell’Aula Paolo VI in Vaticano, in occasione della Giornata Mondiale della Pesca. L’evento, organizzato dall’Apostolato del Mare con il coinvolgimento delle principali associazioni di categoria, ha visto la partecipazione di lavoratori, cooperatori e dirigenti.

La pesca, una delle attività più antiche, si trova oggi ad affrontare sfide senza precedenti, dal rispetto delle normative ambientali alla burocrazia opprimente, fino ai cambiamenti climatici. Nonostante la modernizzazione tecnologica e la crescente attenzione alla sostenibilità, il settore è spesso dipinto come un capro espiatorio della crisi ecologica globale, subendo conseguenze economiche e sociali che rischiano di minarne l’esistenza.

Durante l’udienza, Papa Francesco ha riconosciuto le difficoltà affrontate dai pescatori, definendo il loro lavoro “duro” e “fondamentale” non solo per l’economia, ma anche per la tutela delle risorse marine. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme, come un equipaggio, per superare le difficoltà e raggiungere obiettivi comuni. Ha esortato i pescatori a non arrendersi e ha promesso di pregare per loro, chiedendo reciprocamente di essere ricordato nelle preghiere.

Tra i rappresentanti delle comunità costiere italiane presenti, il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, ha portato la voce della sua città e dei pescatori del Delta del Po. Pizzoli ha raccontato l’emozione del momento: “Ho chiesto al Papa una preghiera speciale per i nostri pescatori e il nostro territorio. Mi ha stretto la mano due volte e ha mostrato grande attenzione alle difficoltà del settore”. Accanto a Pizzoli c’erano altri sindaci delle città costiere, come Chioggia, Goro e Ponza. Nel segno della tradizione marittima, il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, ha regalato al Papa un modellino di bragosso fatto da Roberto Caris, un’imbarcazione tipica dell’Adriatico, insieme ad alcuni libri che raccontano la vita e il lavoro sul mare. "Con emozione sono qui a rappresentare con orgoglio e onore la nostra città e i nostri pescatori che stanno attraversando periodi difficili" - ha dichiarato.

L’Unci AgroAlimentare, rappresentata dal presidente nazionale Gennaro Scognamiglio, ha rilanciato l’appello alla sostenibilità, chiedendo che le politiche future considerino non solo la salvaguardia ambientale, ma anche gli aspetti sociali ed economici del settore. “È necessario costruire un nuovo percorso basato sulla dignità del lavoro e sulla condivisione degli obiettivi comuni”, ha dichiarato Scognamiglio. L’incontro in Vaticano, che ha visto la presenza di oltre 8mila persone, ha riportato quindi l’attenzione su una professione spesso dimenticata, ma che continua a rappresentare un pilastro delle comunità costiere e della cultura italiana. Come ha sottolineato Papa Francesco, i pescatori non solo forniscono prodotti di qualità, ma sono anche custodi del mare e simboli di resilienza, in grado di affrontare le onde della crisi con dignità e speranza.

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