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DAL COMUNE
06.01.2025 - 14:29
SOTTOMARINA - Il Comune gioca d’anticipo e si tutela per chiudere il cantiere dell’Arena: stanziati a fine anno altri 750mila euro per la ristrutturazione. Una somma che si aggiunge ai 3 milioni e 953mila euro stanziati nel 2022, non sufficienti a chiudere la partita. Del resto non riuscire a portare a termine il cantiere che serve a ristrutturare l’arena, coprirla per renderla utilizzabile anche in inverno e recuperare l’area verde attorno, sarebbe un autentico disastro. I lavori sono stati finanziati grazie ai fondi provenienti dal Pnrr che ha regole rigidissime per confermare i finanziamenti. I tempi del cantiere, infatti, vanno assolutamente rispettati per non incorrere nella revoca. Con questa mossa il Comune cerca quindi di mettersi al sicuro da qualsiasi intoppo. Il progetto interessa ben 75mila metri quadri di superficie: verranno sistemate le aree verdi e il parcheggio esistente. Verranno piantumati 136 alberi e verranno installati 1.700 metriquadri di pannelli fotovoltaici. Tutte le aree e i percorsi che verranno realizzati e restituiti finalmente alla cittadinanza, saranno privi di barriere architettoniche. Era il settembre del 2001 quando l’allora sindaco Fortunato Guarnieri tagliò il nastro della struttura. Doveva essere il contenitore più prestigioso per ospitare gli eventi culturali di Sottomarina. Situata in pieno centro, a due passi dal lungomare, con un ampio parcheggio, in grado di contenere anche mille persone. Sembrava l’inizio di una nuova era per gli eventi a Sottomarina. E per qualche anno tutto ha funzionato per il meglio: all’arena Duse si sono esibiti artisti del calibro di Elio e le storie Tese (giugno 2005), Maurizio Crozza, Carlo e Giorgio e molti altri personaggi del panorama nazionale. Il 2021 l'anno sicuramente più triste: l'arena Eleonora Duse festeggiava i 20 anni, ma nessun grande evento per celebrarlo e non è di certo, anche questo, dipeso dal Covid. Senza una copertura adeguata e senza la giusta manutenzione, l’Arena piano piano ha cominciato a deteriorarsi sempre di più fino a risultare inutilizzabile anche per ragioni di sicurezza. Da qui lo stop agli eventi e i successivi atti vandalici che hanno distrutto il dietro le quinte e tutte le stanze a supporto del palco.
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