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CONA
13.01.2025 - 16:55
CONA - Un appello alla chiarezza e al coinvolgimento dei cittadini. Questo è il fulcro della mozione presentata dai consiglieri comunali Antonio Bottin, Michele Galazzo e Franco Necchio di Cona Partecipazione Civica, che chiedono all’amministrazione comunale di Cona maggiore trasparenza sul progetto di conversione di tre impianti da biogas a biometano, di cui uno particolarmente vicino alle abitazioni della frazione di Cona. La questione nasce a fine novembre 2024, quando sono state avanzate le richieste per la trasformazione degli impianti. Da allora, però, il sindaco Alessandro Aggio non avrebbe ancora preso provvedimenti per informare i residenti, sollevando preoccupazioni tra chi vive nelle aree più vicine agli stabilimenti. Nella mozione, i consiglieri sottolineano la necessità di uno studio approfondito sui rischi e sugli impatti ambientali legati alla conversione. La produzione di biometano, pur rappresentando una soluzione più sostenibile rispetto ad altre fonti energetiche, comporta infatti potenziali criticità, come l’accumulo di CO2, l’emissione di odori sgradevoli e un possibile aumento del traffico pesante. Per questo motivo, Bottin, Galazzo e Necchio chiedono che la cittadinanza venga adeguatamente informata e coinvolta in ogni fase del processo. Tra le loro proposte figurano incontri pubblici, la distribuzione di materiali informativi, aggiornamenti regolari sullo stato delle attività e consultazioni pubbliche per raccogliere le opinioni dei cittadini. Particolare attenzione viene richiesta per la sicurezza delle persone che vivono vicino agli impianti, evidenziando come la salute e il benessere della comunità debbano essere considerati prioritari. “La conversione a biometano è un tema complesso, che può avere ripercussioni significative sull’ambiente e sulla qualità della vita. È fondamentale garantire trasparenza e chiarezza per rassicurare i cittadini e consentire loro di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano il loro territorio” - dichiarano i consiglieri. Ora la palla passa al sindaco e alla giunta comunale, a cui viene chiesto di intraprendere azioni concrete per colmare il vuoto di comunicazione e dissipare ogni dubbio sul progetto.
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