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IL CASO

Auto di traverso, vicenda senza fine

Nonostante multe e rimozioni la situazione rimane irrisolta. Il Comune valuta alternative

Auto di traverso, vicenda senza fine

CHIOGGIA – Torna la “Multipla” di traverso sulla strada consortile che collega Val da Rio a Borgo San Giovanni. La lunga telenovela iniziata l’estate scorsa sembra veramente non volersi mai concludere. Anzi, ogni mese si arricchisce di una nuova incredibile puntata. Dopo aver recuperato l’auto che era stata rimossa dal carro-attrezzi e aver pagato la multa, il proprietario l’ha messa di nuovo in mezzo alla strada per vietare l’accesso e il passaggio agli altri mezzi.

Un braccio di ferro che sembra non avere fine anche perché, il proprietario dell’auto, sembra non interessarsi delle conseguenze economiche del gesto. Per capire l'intera vicenda bisogna fare due passi indietro e, più precisamente a questa estate quando, per quattro mesi, l'auto del residence è stata parcheggiata lungo la carreggiata per impedire ogni passaggio. Alla base dell’incredibile storia la rottura di una tubazione dell’acqua dovuta al passaggio, su quella stradina, di un camion avvenuta durante l’estate. Il proprietario dell’abitazione, arrabbiato per il danno, ha pensato bene di bloccare la strada con sdrai e ombrelloni. La strada, secondo lui, era sua e quindi aveva tutto il diritto di bloccarla, tanto è vero che, dopo qualche giorno, ha sostituito l’attrezzatura da spiaggia con la propria auto, messa di traverso per bloccare l’accesso. E così i camion, che dovevano raggiungere alcuni magazzini presenti in zona, sono stati costretti a passare, non più per val da Rio, ma per Borgo San Giovanni entrando in una via residenziale con inevitabili lamentele dei residenti.

A giugno in molti, anche gli autisti degli stessi camion, si erano rivolti alla polizia locale che, dopo aver effettuato alcune verifiche, aveva provveduto a far rimuovere l’auto. Il risultato? Il proprietario era andato al deposito, aveva pagato multa e cauzione, l’aveva riportata a casa e messa di nuovo di traverso per bloccare la strada. Una telenovela andata avanti a lungo con una rimozione fatta addirittura dalla polstrada di Piove di Sacco che passava da Val da Rio per caso ed è stata interessata alla questione dalle lamentele di alcuni automobilisti. Il proprietario era in viaggio all'estero ma scoperto quanto successo ha mandato un proprio parente a recuperare l'auto in deposito. Per qualche tempo è rimasta parcheggiata solo sul ciglio della strada e impediva il passaggio solo ai camion, ma ora è tornata di nuovo al centro della carreggiata.

La vicenda era finita anche in consiglio comunale per una interrogazione del consigliere della Lega Marco Dolfin, ma il sindaco Mauro Armelao aveva specificato il poco margine, a disposizione del Comune, per intervenire: “Sono diversi mesi che ci stiamo muovendo per cercare di arrivare a una soluzione – aveva spiegato il primo cittadino – sono state fatte delle multe e delle rimozioni e sono stati fatti anche degli incontri con il proprietario dell’auto, ma la situazione continua ad essere la medesima. La strada in questione è vicinale e quindi serve per l’accesso alle abitazioni private e al Consorzio Brenta Bacchiglione. Non è comunale e quindi abbiamo possibilità limitate di intervento, ma se interverremo, su nullaosta del Consorzio, l’ordinanza che andremo a fare, per tipologia della strada, finirà anche con il vietare il passaggio ai mezzi pesanti. Mi auguro che ci sia il buon senso da parte di tutti e che si arrivi presto a una soluzione. Stiamo anche studiando una viabilità alternativa per i mezzi pesanti”.

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