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CAVARZERE

Il passaggio accende il dibattito politico

L’opposizione teme disagi per i cittadini ma il Comune difende il nuovo sistema

Il passaggio accende il dibattito politico

CAVARZERE - L’introduzione della Tarip ha acceso il confronto in consiglio comunale con l’amministrazione Munari che ha difeso il provvedimento come un passo necessario verso una gestione più equa e sostenibile del servizio di raccolta, mentre l’opposizione ha sollevato dubbi su costi, modalità di applicazione e possibili disagi per i cittadini. Uno dei temi centrali è stato il superamento del vecchio sistema di raccolta, definito dall'assessore all’ambiente Grandi come “preistorico” e unico in tutta la provincia di Venezia e, probabilmente, in Italia. L’introduzione della Tarip, ha spiegato, rappresenta una necessità per adeguarsi agli standard regionali e per incentivare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini.

Ad esprimere perplessità sulla percentuale attuale di raccolta differenziata è stata la consigliera Heidi Crocco, sostenendo che il 74% fosse già un dato positivo. Secondo Grandi, però, si tratta di un valore tra i più bassi della provincia, in netto contrasto con le direttive regionali che puntano a superare il 90%.

Grandi ha citato il caso di Cona, dove l’introduzione di un sistema simile ha portato a un incremento significativo della differenziata, fino all’86% in poco tempo. Altro punto critico è stato l’aumento dei costi per i cittadini. L'Assessore ha riconosciuto che il rincaro delle tariffe è un fenomeno generale che riguarda tutti i servizi regolati da Arera, ma ha ribadito che il nuovo sistema permetterà a chi differenzia meglio di risparmiare rispetto a chi produrrà più rifiuti non riciclabili. “Pagheremo per un servizio più efficiente – ha dichiarato – mentre prima i cittadini virtuosi sostenevano anche i costi di chi non differenziava correttamente”.

La chiusura di alcune isole ecologiche è stato un altro punto di scontro. Secondo il Comune, questa scelta ha già portato a una riduzione degli sversamenti abusivi in certe zone critiche, grazie anche all’installazione di telecamere di sorveglianza e al potenziamento dell’ecocentro, ora aperto tutti i giorni.

Tuttavia, alcuni consiglieri temono che il problema possa semplicemente spostarsi altrove, con un aumento dell’abbandono di rifiuti nelle aree periferiche. Per quanto riguarda la raccolta del verde, l’amministrazione ha confermato che il servizio sarà gestito in modo più razionale, lasciando libertà di scelta ai cittadini sulla possibilità di richiedere un bidone per la raccolta. Inoltre, il nuovo sistema misurerà solo la quantità di rifiuto secco non riciclabile, spingendo i cittadini a ridurne la produzione per evitare costi aggiuntivi.

Infine, il tema dei mezzi per la raccolta ha suscitato dibattito. Il Comune ha optato per l’utilizzo di veicoli già in uso nel bacino di Veritas, per evitare un investimento di quasi un milione di euro nell’acquisto di nuovi mezzi. Una scelta che, secondo Grandi, garantisce sostenibilità economica senza sacrificare l’efficienza del servizio.

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