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IL VINCITORE

Paolino Boffi ammalia il Serafin

"Il complimento più bello? Sentirmi dire che ricordavo colui che per me è il mio maestro"

Paolino Boffi ammalia il Serafin

CAVARZERE - E’ Paolino Boffi, 39enne originario di Lodi, il vincitore ufficiale del premio nazionale “Gino Bramieri”, ideato e organizzato dall'associazione Eventi Nazionali Aps  e andato in scena sabato e domenica al teatro Tullio Serafin. Paolino artista poliedrico dai mille volti, ha ‘battuto’ oltre trenta concorrenti, grazie al suo incredibile talento e simpatia, ma il vero trionfo racconta, è stato il privilegio di sollevare l’ultimo Telegatto consegnato a Gino Bramieri, suo maestro e grande fonte d’ispirazione.

Partiamo da Gino Bramieri, che ha definito ‘suo maestro’..

“Per me ricevere questo premio è stato davvero un onore. Per la mia generazione Gino Bramieri era “Nonno Felice”. Quando ero piccolo era uscita questa sit-com dove lui era protagonista, poi negli anni, avvicinandomi io stesso al mondo dello spettacolo, ho scoperto l’incredibile show man che era Bramieri prima di questo personaggio. Proprio per la stima che nutro nei suoi confronti ho cercato di imparare da lui, e proporre anch’io uno stile pulito senza volgarità. E infatti mi esibisco nelle piazze e teatri, davanti a grandi ma anche bambini”.

Cosa pensa che abbia decretato la sua vittoria sul palco del Tullio Serafin?

“Credo di aver vinto perché incarno i valori che Bramieri rispecchiava, quelli dell’ironia, della comicità elegante. Quando si danno riconoscimenti dedicati a personaggi così importanti è sempre molto problematico trovare un personaggio che vi somigli. Nonostante ciò sono molto contento, Lucia, nuora di Gino Bramieri mi ha fatto il complimento migliore che potessi sperare, dicendomi che, in alcune situazioni, guardandomi le sembrava di vedere Gino sul palco. Non posso che esserne onorato. Per la vittoria mi sono arrivati anche i complimenti di Jerry Scotti, con cui lavoro. Anche Jerry conosceva bene Gino Bramieri, avevano fatto insieme proprio alcune delle sue ultime trasmissioni in tv”.

Era la sua prima volta a Cavarzere?

“La prima volta a Cavarzere e, onestamente, non conoscevo nemmeno la storia di Toni Buleghin. Poi, documentandomi ho scoperto chi fosse e finalmente ho capito il collegamento. Davvero complimenti a tutti gli organizzatori, l’idea è stata incredibile e spero che qualcuno possa prendere esempio da Cavarzere”

Prossimi progetti in arrivo?

“A dicembre partirà una mia tournée che si chiama “La varietà” prodotto da una società di Lodi. La prima tappa sarà a Milano e cercherò di portare qualcosa proprio di Gino Bramieri, di regalare un monologo. Perché se lo merita. Purtroppo viviamo in un mondo in cui certe figure vengono ingiustamente dimenticate, non tanto dal pubblico ma dagli addetti dalla televisione. Andrebbe fatto di più. È un peccato dimenticarsi di queste figure perché cos’ perdiamo un pezzo della nostra storia, della nostra cultura”.

Un sogno nel cassetto?

“Beh, riuscire a riproporre una commedia di Gino Bramieri che si chiama “Riuscire a farvi ridere”. Spero di riuscire un giorno ad avere l'onore di rifarla a modo mio, omaggiandola e omaggiando Gino”.

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